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Regia di David Schwimmer vedi scheda film

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La recensione su Trust

di SatanettoReDelCinema
3 stelle

Ross prende in mano la macchina da presa per fare un film impegnato su un tema abusato ma ancora scottante. Gira sapientemente, ma scrive con i piedi e butta via l'occasione.

Inizia il film e leggo il nome del regista. "David Schwimmer: perché mi suona familiare?" penso e controllo sulla sempre fidata Wikipedia. E lo shock prende forma... ROSS DI FRIENDS!?!?!? Ma che ca...?

A parte questo iniziale sgomento riprendo la visione del suddetto film. Curioso notare come in Italia, come ci si poteva d'altronde aspettare, questo film non è uscito nelle sale cinematografiche, ma solo in TV. E sebbene a prima vista si può fare polemica su ciò, alla fine mi sento di non incolpare di nulla i gestori delle sale italiane. Se il film fosse stato bello li avrei accusati, ma siccome è stato l'esatto contrario della definizione di "bello" non ho nulla da dire.

E' un film sull'utilizzo inconscio e incontrollato di Internet ad opera delle minorenni poco intelligenti, come appunto la protagonista, qui interpretata da una sufficiente Liana Liberato.

Il cast è di buona fattura, soprattutto Clive Owen nei panni del padre della ragazzina, nonché vero protagonista del film, che nella seconda parte (di certo la migliore) esplode tutta la sua rabbia e mostra le sue sfaccettature con talento naturale.

La fotografia è di buon livello.

La premessa, per quanto non originale è interessante.

Il resto è pessimo, ma parecchio pure.

La prima parte è davvero irritante, tra le chat colorate che passano sullo schermo e l'irritante colonna sonora. Il contorno è ricco di cose già viste e i dialoghi sono parecchio scontati.

La seconda parte si riprende un pelo, ma non riesce comunque a coinvolgere, i personaggi secondari sono il niente, e il finale, per quanto diverso dal solito, pare inconcludente, oltre che penalizzato da una voragine di trama evidente (non dirò quale nella recensione, in quanto va contro la mia etica fare spoiler, se volete saperla scrivetemi in privato).

Dunque un film dall'ottimo potenziale, rovinato dal copione (peraltro scritto dallo stesso Ross) e dalla superficialità.

 

Voto: 4/10.

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