Regia di Alessandro Genovesi vedi scheda film
Paolo e Margherita stanno per sposarsi: tra suoceri diffidenti, incidenti bislacchi, ex-fidanzate ossessionate e molto altro ancora, la settimana di vigilia delle nozze diventerà una vera e propria via crucis di casini, sfighe e disastri assortiti. Riusciranno i due a coronare il loro sogno d'amore? Simpatico film comico "puro", nel senso che, alla faccia delle ripugnanti carinerie da fiction che imperversano oggi nella "nuova" commedia italiana, la pellicola di Alessandro Genovesi si propone con il minimale (e degnissimo) obiettivo di far ridere... e, in diverse occasioni, ci riesce anche. Versione italiana (a quanto sostiene FilmTv, anche abbastanza fedele) di una sit-com della BBC (che non conosco e rispetto alla quale non azzarderò paragoni), "La peggior settimana della mia vita" denuncia evidentissime influenze del cinema dei fratelli Farrelly (il cagnetto "cementificato" è parente strettissimo dell'analoga bestiola bistrattata in tutti i modi possibili in "Tutti pazzi per Mary", così come la figura della "stalker" Simona ricorda i mattoidi ossessionati del medesimo film), mentre i duetti tra il genero imbranato e il suocero riottoso interpretato da Antonio Catania sembrano citare in maniera piuttosto netta la coppia Ben Stiller-Robert De Niro della trilogia "Ti presento i miei/Mi presenti i tuoi?/Ti presento i nostri". Certo, il film di Alessandro Genovesi non si può considerare pienamente riuscito, pagando principalmente dazio ad una regia abbastanza piatta ed anonima e ad una struttura ad episodi piuttosto slegata e frammentaria, che si presta ad improbabilità ed incongruenze assortite (i disastri che avvengono di volta in volta sembrano essere "resettati" in ogni occasione, non suscitando le ovvie conseguenze che, nella "realtà" si verificherebbero senza ombra di dubbio), però, tutto sommato, "La peggior settimana della mia vita" è un'operina simpatica, che si lascia guardare con piacere e che qualche ristata riesce a strapparla, soprattutto grazie al protagonista/mattatore Fabio De Luigi, che qui probabilmente offre una delle migliori prove d'attore di una carriera cinematografica, diciamolo, non sempre esaltante. Buono anche il cast di contorno: se Cristiana Capotondi riesce a rendere anonimo ed insignificante un personaggio che doveva avere ben più peso e spessore e Alessandro Siani sembra proprio non voler rinunciare alla sua insopportabile connotazione dialettale (e lo dico da campano), per il resto i comprimari (da Antonio Catania a Monica Guerritore e da Gisella Sofio a Nadir Caselli, passando per una prosperosissima Chiara Francini), funzionano tutti in maniera più che adeguata. Francamente esagerate le tante stroncature ricevute dal film: in giro c'è roba molto più deplorevole, "La peggior settimana della mia vita" è un filmetto che, magari a cervello rigorosamente spento, assolve al suo minimalissimo compito di strappare quattro risate e, tutto sommato, io mi accontento... voto sufficiente.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta