Regia di Ezio Greggio vedi scheda film
Una catastrofe. Apoteosi del trash inconsapevole. Apocalisse della commedia. Pietra tombale del genere. Non ho mai visto tanta gente alzarsi e uscire dalla sala. Un film non riuscito in ogni sua forma. Ezio Greggio dà il peggio di se stesso: nessuno l'ha mai reputato un bravo regista, ma nessuno pensava fosse in grado di concepire e mettere in scena un prodotto del genere. E sì che il cast c'è. Attori dalla spiccata verve come Mattioli, Fassari, Salvi, Izzo, PROIETTI, tutti sono sacrificati sull'altare dell'incompetenza. Perché di questa si tratta: non un tempo comico azzeccato, situazione grottesche al limite del decente illuminate da lampi di oscenità. E chi vi scrive ha un rapporto di amore con la meravigliosa demenza di "Il silenzio dei prosciutti", primo prodotto griffato Greggio e lontano anni luce da questo aborto cinematografico.
La stessa scrittura lascia parecchio a desiderare e ogni qualvolta si incontra una battuta di buon profilo... ZAC! Ecco l'errore, la cattiva scelta di tempo, l'idiozia malsana generale, che la svilisce e ne neutralizza ogni risvolto comico. Gente che ulula a caso, canzoni improbabili a casaccio, immancabili camei di personaggi famosi (l'"Ave, o Cesara" alla Buonamici aggiunge un elemento straniante che lascia passare i dieci minuti successivi in un universo parallelo), i classici tormentoni che spuntano a sproposito, il catastrofico finale metacinematografico: insomma, da salvare non c'è nemmeno il 3D. Un film che voleva essere uno Scary Movie italiano, ma che in realtà si limita a tradurre il titolo della saga americana in cruda realtà: un film spaventoso.
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