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Box Office 3D. Il film dei film

Regia di Ezio Greggio vedi scheda film

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La recensione su Box Office 3D. Il film dei film

di supadany
2 stelle

Il cinema italiano battezza il 3D e per farlo si affida alle parodie di alcuni tra i più grandi successi in lingua inglese degli ultimi vent’anni.

Non che ci si dovesse aspettare molto alla vigilia, ma questa nuova “esperienza” di Ezio Greggio può “vantare” davvero pochissime cose da salvare, ma soprattutto riesce a toccare livelli d’indecenza che storicamente solo pochi sono riusciti ad avvicinare.

Già nella costruzione di base c’è qualcosa di insolito e che non porta nemmeno i frutti sperati.

Abbiamo tre episodi più corposi a livello di minutaggio, dedicati a “Il Codice da Vinci” (che è poi anche il meno peggio di tutti), “Harry Potter” (che con la gara delle scope arriva laddove solo gli scultissimi d.o.c. possono arrivare) e “Il gladiatore” (qualche risata, più pernacchie), altri più brevi, dedicati a “Avatar” (altro episodio terrificante), “Fast and furious” e “Zorro” tra gli altri e poi dei veri e propri finti (e per fortuna che lo sono) trailer ad intervallare i vari episodi.

 

 

Stranamente non si parte malissimo, il mix tra “Il codice Da Vinci” e “Uomini che odiano le donne” tutto sommato è gestito piuttosto bene e nonostante alcune trovate francamente ridicole (l’ululato che prolunga in coro diversi nomi propri) qualche risata fa capolino.

Ma ben presto si sprofonda in un abisso di mediocrità dal quale il film non riesce più ad uscire se non per alcune sporadiche battute grossolane.

Il peggio si tocca con la saga potteriana con i “nostri” intrappolati a vita nei sequel e con la gara di scope “Potter vs Frodo” che si avvale del peggio delle partecipazioni che la nostra televisione possa consentire.

Il colpo di grazia (ma anche di salvezza, perché poi il film si chiude) ce lo consegna Gina Lollobrigida che insieme a Ezio Greggio ci saluta, speriamo per sempre per quanto riguarda il grande schermo, perché cose del genere sono indigeribili anche per chi come me ha spesso trovato simpatico Ezio Greggio.

Dunque “il film dei film”, questo malauguratamente recita il sottotitolo, è di una pochezza disarmante e se non si poteva chiedere molto dalla rappresentazione, che comunque doveva essere un minimo più curata, dall’altro si può recriminare perché quando una parodia prende di mira così tanti colossi non può far così fatica a trovare soluzioni, anche elementari, per far ridere.

Semplicemente imbarazzante.

 

Ezio Greggio

Parte sufficientemente bene (scusate l'ossimoro), ma ben presto si squaglia nel nulla più assoluto.

Disperso.

Ezio Greggio

Più passa il tempo (del film intendo, anche se ciò si può intendere anche per il suo umorismo nell'insieme) più le risate lasciano campo allo sconforto.

Mi chiedo come sia possibile che non abbia capito ad un certo punto che non c'era quasi niente per cui ridere.

Gigi Proietti

Compare solo nell'ultimo "potteriano" episodio che poi raggruppa alcune delle cose peggiori di tutto il film.

Non per colpa sua, certo che questa poteva anche risparmiarsela/cela.

Enzo Salvi

Compare nell'episodio dedicato a "Il gladiatore".

Ripete vezzi da lui già abusati, d'altronde il repertorio quello è e pure molto limitato, ed il risultato non può che essere di bassissimo profilo.

Maurizio Mattioli

Non fa praticamente mai ridere.

Modesto.

Giorgia Wurth

Probabilmente la meno peggio del folto gruppone, anche perchè il solo episodio al quale partecipa, interpretando Lisbeth Salander, è anche l'unico che ha qualcosa di salvabile.

Sufficiente.

Anna Falchi

Fa il "sporco" lavoro in un panorama filmico derilitto dove una come lei ci sta.

Ma questo non è certo un complimento.

Max Pisu

Recitare non è proprio il suo mestiere.

Antonello Fassari

Mediocre.

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