Espandi menu
cerca
Il mostro

Regia di Luigi Zampa vedi scheda film

Recensioni

L'autore

maso

maso

Iscritto dall'11 giugno 2009 Vai al suo profilo
  • Seguaci 180
  • Post 3
  • Recensioni 830
  • Playlist 186
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Il mostro

di maso
6 stelle

- "Ho creato un mostro" - "Sei un mostro" - "Un mostro è in giro per la città" - "Sbatti il mostro in prima pagina" - "Monetizzare sulla notorietà del mostro" -

Questo piccolo frasario introduttivo è racchiuso in immagini all'interno del film di Zampa che nonostante denoti delle pecche espositive evidenti nella regia mi ha sempre affascinato per la storia che racconta e soprattutto per il messaggio che intende consegnare.

Dorelli è perfetto nell'incarnare un giornalista capace ma inespresso, marito fallito con una situazione professionale squallida tanto che la sua scrivania è attaccata allo sciacquone del gabinetto implacabile nel sottolineare quotidianamente la sua inosservata attività all'interno del giornale in cui nessuno crede in lui, l'unico a sostenerlo è l'affettuoso figlio Luca che vive male la sua adolescienza.

La svolta per l'ambizioso Barigozzi si presenta incredibilmente con una lettera anonima in cui un misterioso omicida gli annuncia un assassinio innescando una serie di effetti indotti che vedono al centro della macchina produttiva gli articoli del giornalista che sembra avere l'esclusiva sull'operato del killer.

Zampa sfrutta il giallo per parlare della meschina ed insaziabile voglia dell'uomo di monetizzare senza scrupoli anche sulla ferocia di un assassino, non solo Barigozzi diventa capo redattore del suo giornale grazie all'avvento del mostro ma anche coloro che gli ruotano intorno ne traggono profitto come il personaggio riuscitissimo di Renzo Palmer che si ritrova dall'oggi al domani a vendere montagne di rossetto marca Mistero perchè è quello utilizzato dal killer per firmare le sue vittime fatto che sottolinea in maniera macabra come la gente comune subisca il facino malato della violenza, anche l'arte subisce l'influenza del fenomeno del momento e la cantante interpretata da SYdne Rome si ritrova ad incidere un intero album con canzoni intitolate al mostro e le sue azioni; oltre agli intenti di denuncia comunque il film di Zampa è principalmente un giallo incapace ovviamente di trasmettere brividi a profusione come i suoi parenti hitchcockiani ma gode di una atmosfera inquietante per tutta la sua durata, di una sceneggiatura molto buona con un finale aperto dal quale non è possibile estrapolare una risposta definitiva sul destino del protagonista e del killer.

C'è un piccolo cameo di Salvatore Baccaro ma il mostro non è lui anzi in questo film e in giro ci sono mostri davvero peggiori del mitico uomo delle caverne che andava in scena senza bisogno di doversi truccare.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati