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La mia vita è uno zoo

Regia di Cameron Crowe vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su La mia vita è uno zoo

di luca826
6 stelle

Che bello sentire i Sigur Ros in una colonna sonora di un film, visto che considero la loro musica perfetta per la resa cinematografica. Crowe di musica ne mastica, così è dai tempi di Vanilla Sky che utilizza il gruppo islandese, come asse portante dei propri OST, qui addirittura collabora in prima persona anche con Jonsi (il cantante dei SR) scrivendo il testo del pezzo guida della pellicola. Detto questo a qualche anno da Elizabeth Town (sua ultima fatica fiction), Cameron Crowe ritorna alle tematiche di sempre, se è possibile restringendo ancora di più il cerchio, rendendo il tutto più intimista e 'piccolo'. Ma forse se lo stile del regista è sempre accattivante e lineare, l'ottimismo di fondo si lascia offuscare da un buonismo un po' stucchevole. Pericolo sempre presente nei lavori di Cameron, dagli esordi ad oggi, come gli elementi portanti del plot: la crisi esistenziale del personaggio maschile, dinamiche famigliari complesse e problematiche, risolutive presenze femminili (quasi sempre bionde e da amare senza remore), ritorno alle origini con relativa rivincita alla faccia di un possibile fallimento economico. I caratteri di Crowe sono dei sognatori, soffrono, spesso sono di fronte ad un baratro, ma alla fine l'happy end è garantito e questo We Bought A Zoo non è da meno, lasciando sempre spazio al dolore e alla sofferenza interiore, veri motori inconsci di un'umanità disorientata e accecata dall'individualismo. La consapevolezza del dramma è il primo passo per la soluzione, anzi per un vero e proprio cammino di espiazione. Tirando le somme, guardabile, sensibile ma innocuo e con poche battute da ricordare, cosa che negli altri film del cineasta/sceneggiatore era una costante: la bravura nella scrittura dei dialoghi... Così a spanne il titolo meno interessante della sua filmografia.

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