La recensione su La mia vita è uno zoo

di Lord Holy

8 stelle

Parafrasando un'espressione ricorrente durante l'intero film, a chi vi chiedesse il motivo per il quale si dovrebbe guardare La mia vita è uno zoo, voi dovreste rispondere semplicemente «perché no?».

A parte gli scherzi, l'opera in sé è discreta. Si dimostra graziosa e gradevole nel suo complesso. Non è però una commedia in senso stretto, in quanto è rinforzata da un non indifferente contributo di toni e tematiche prettamente drammatici. Sì, bisogna riconoscere che l'inizio in sordina è tutto fuorché incoraggiante, men che meno entusiasmante. Il ritmo e i personaggi stentano a conquistarsi una breccia nell'interesse degli astanti. Ma per fortuna la qualità generale si rivela capace di migliorare gradualmente e l'avventura (in senso lato) di decollare.

La vicenda coinvolgerà soprattutto (oserei quasi dire esclusivamente) chi è in grado di amare gli animali. Dunque non i bambini soltanto, anzi. I protagonisti, sebbene in ritardo rispetto a quanto sarebbe stato auspicabile, giungono comunque ad assumere una loro dimensione significativa. Riuscita è la complicità fra Benjamin Mee (Matt Damon) e la piccola Rosie (Maggie Elizabeth Jones). Kelly Foster è un ruolo di tutto rispetto per una delle star del momento, ovvero Scarlett Johansson. E la giovane Lily Miska offre una nuova occasione a Elle Fanning (sì, è la sorella di Dakota) di dimostrare il proprio talento.

Buona la colonna sonora. Incantevoli i paesaggi, sia la flora che la fauna, valorizzati con sapienza dalla regia. Tutto sommato è una sorta di fiaba moderna, abbastanza prevedibile, che tuttavia si lascia vedere senza richiedere grandi sacrifici in cambio. Voto: 3,5/5.

Sulla trama

Trae ispirazione da una storia vera (con le immancabili licenze poetiche). Quella dell'inglese Benjamin Mee, che riuscì ad acquistare il Dartmoor Zoological Park nella contea di Devon, in Inghilterra, trasferendovisi insieme alla moglie Katherine (morta in seguito) e ai due figli di sei e quattro anni. Lo zoo aprì sabato 7 luglio 2007.

Sulla colonna sonora

Non male, davvero. Eterogenea, vanta l'apporto di diversi artisti, con tracce più o meno note. Riflette così con un soddisfacente risultato quelle che sono le opposte anime che compongono il film, costantemente a metà strada fra il dramma e il diletto, in tenace oscillazione.