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One for the Money

Regia di Julie Anne Robinson vedi scheda film

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La recensione su One for the Money

di supadany
3 stelle

Pellicola cucita addosso alla (a volte) brava e (sempre) bella (nel piacevole stile “acqua e sapone”) Katherine Heigl che fallisce completamente nel suo voler raccontare con toni prettamente da commedia un tessuto comunque con innesti “thriller”.

La commedia, almeno in parte, c’è anche, il resto è non pervenuto e riesce a far rabbrividire per pochezza e disattenzione.

Se la passa male Stephanie Plum (Katherine Heigl), la sua ultima occasione è lavorare come cacciatrice di taglie e quella importante riservata al bel Joe Morelli (Jason O’Mara) le fa parecchia gola.

Finisce in un gioco molto pericoloso e più grande di lei, ma impara in fretta (anche con una buona dose di fortuna).

 

 

Film che fa davvero storcere il naso, questo prima di tutto a causa di un intreccio di rara futilità che ad un certo punto sembra essere più che altro un semplice pretesto (per cosa poi … chissà).

Tutta la scena è per Katherine Heigl, sbarazzina, bella senza tirarsela, un amore anche nel suo essere un “danno”, però poi intorno a lei non c’è quasi niente a partire da personaggi inetti che entrano ed escono di scena con una facilità disarmante.

Soprattutto quando il respiro si fa serio diviene praticamente insopportabile, va un po’ meglio quando si ragione in chiave “commedia” (senza comunque fare sfracelli), ma la media tra le parti rimane assai bassa anche perché poi il finale vorrebbe comunque fare luce sui fatti e si risolve con una banalità che lascia praticamente sgomenti.

Poco da segnalare anche nel cast, l’unico attore di rilievo è John Leguizamo, peraltro sfruttato in malo modo con un personaggio versione cometa (ovvero, nasce e muore miseramente senza avere occasioni vere).

Un film miserrimo che si dimentica completamente di costruire una storia, essenziale visto che ci sarebbe un assassino da ricercare (…), per cui anche a voler prettamente seguire una chiave comica non si può che finire male in arnese (nel campo, si poteva/doveva copiare da molte pellicole anni ottanta).

(Parecchio) Scialbo.

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