Regia di Michael Sucsy vedi scheda film
Pur facendo la tara della tonnellata di zucchero che cosparge il tutto e della dicitura (di comodo) "Inspired by true events" che incomincia davvero a rompere gli zebedei, resta un film tecnicamente ben curato e ancor meglio musicato ma che per il resto offre ben poco di indimenticabile.
Pronti via e si legge: “Inspired by truee events”, cosa che dalle parti di Hollywood sta diventando talmente e comodamente usuale da indispormi. Già, perché tali diciture sembramo ormai diventate veri e propri salvacondotti per passare indenni ogni forma di critica oggettiva: realizzo un bel film? è merito mio; il film è brutto? Beh, non è colpa mia, i fatti sono andati così nella realtà. Comunque, considerazioni sull'abuso del 'tratto da una storia vera' a parte, “La memoria del cuore” risulta un film senz'altro ben curato da un punto di vista tecnico, colonna sonora inclusa (anzi, è questa probabilmente la cosa migliore del film), ma il modo in cui i personaggi del passato di Page tornano prepotenti nella sua vita post-amnesia, tutti pronti a voler approfittare di tale evento, scade nel ridicolo involontario. Peggio del peggio, l'aver chiamato il locale favorito della coppia protagonista “Café Mnemoniac”, e l'aver cosparso poi il tutto con zucchero a velo a chili.
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