Regia di Joe Cornish vedi scheda film
Solita notte da lupi ma non nel Bronx. Periferia di Londra invece. Giovane infermie-
ra rincasa, seguita dagli sguardi appiccicosi di alcuni teppisti. Che infatti la rapina-
no, prima di essere aggrediti da una “cosa” caduta dal cielo. Un essere peloso e nero come Cattivik, preso a bastonate dalle simpatiche canaglie. Qualcuno, ai piani alti, non gradisce, e comincia l’invasione aliena. Mille altri pelouche famelici piovono dallo spazio... Joe Cornish, sceneggiatore di Le avventure di Tintin. Il segreto dell’unicorno 3D, torna a casa in Gran Bretagna e confeziona un gustoso film di fantascienza che coniuga le caratteristiche del teen movie (adolescenti in crescita attraverso prove bigger than life) con il canovaccio dell’invasione aliena. I mostri extraterrestri fanno un po’ sorridere per quanto sono facilmente neutralizzabili, a riprova dell’interesse solo pretestuoso per la materia fantastica. Al centro, dinamiche di gruppo tra ragazzini disadattati (alcuni anche bambini, vedi i due con le pistole ad acqua trasformate in armi micidiali) in un contesto che spinge alla violenza e al crimine tanto è squallido. Difficile non pensare a Misfits, la serie inglese sul gruppo di ragazzi affidati ai servizi sociali che scoprono di avere poteri sovrannaturali. Qui, invece, il solo superpotere da rivelare è la propria umanità. Un film derivativo (Cornish deve avere letto L’eternauta...) ma fresco quanto basta per passare 88 minuti a mente sgombra.
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