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Attack the Block. Invasione aliena

Regia di Joe Cornish vedi scheda film

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La recensione su Attack the Block. Invasione aliena

di supadany
6 stelle

Arriva dalla Gran Bretagna un b-movie a tutto campo e gagliardo che fa di necessità virtù (i mezzi a disposizione non sono propriamente eccelsi) mettendo in prima linea un gruppo di giovani teppistelli alle prese con alieni e, perché no, ai loro errori dettati più che altro dalla condizione ambientale (in tal senso la battuta sul fatto che non avrebbero mai rapinato la giovane infermiera se avessero saputo che abitava nel loro “blocco” è emblematica e rafforzativa).

Durante le solite scorribande notturne un gruppo di giovani teppistelli s’imbatte in una strana creatura piovuta dal cielo.

Uccisa con rabbia, e facilità, si troveranno presto ad avere a che fare con alieni più pericolosi in cerca di vendetta per quanto accaduto.

Il quartiere nel frattempo è bloccato dalla polizia, che non fa entrare ed uscire nessuno, toccherà così a loro affrontare queste creature e quindi salvare chi condivide con loro le difficoltà di ogni giorno.

 

 

Pellicola sincera, e anche un po’ (genuinamente) ingenua, che sicuramente riesce ad intrattenere e divertire, anche grazie a personaggi caricati a meraviglia (vedasi per esempio un Nick Frost sballatissimo), senza scordarsi mai delle sue radici culturali ben impiantate in un quartiere disagiato che segna chi ci (soprav)vive fin da subito.

Lo spirito di base è scanzonato, non si cerca, o in alternativa non si trova, la tensione vera e propria (che con poco di più si sarebbe comunque ottenuta), ma il ritmo è sostenuto così che le dinamiche sono in continua progressione, non senza le inevitabili perdite sul campo (le mattanze sanguinose non possono che essere parecchie).

Dal punto di vista degli effetti speciali non si possono fare proseliti, le creature abbastanza anonime con le fauci fosforescenti non sono il massimo della vita, ma va apprezzato (anche) in questo caso l’impegno e comunque l’attenzione è spostata sul gruppo di ragazzi e sul percorso di presa di coscienza che li vede (per chi ce la farà) protagonisti.

Semmai il film perde qualche colpo nella parte conclusiva, troppo veloce, ed in un certo senso indolore, nonostante l’emozione del momento che però si raggiunge con un’iniziativa meno spigliata di quanto avvenuto in precedenza.

Rimane complessivamente un prodotto tutt’altro che banale per vari motivi già citati (la realtà dei protagonisti e i legami inscenati danno un senso altro alle battute di spirito e a tutta la situazione) anche se gli manca qualcosa per poterselo godere del tutto fino in fondo.

Vivace. 

 

Joe Cornish

Bravo a creare, e sviluppare, il contesto, si perde solo un pò nel finale.

Comunque direi che le note a favore sono decisamente maggiori di quelle a sfavore.

Più che discreto.

Nick Frost

Relegato nei panni del comprimario caratterizza per bene un personaggio gonzo che gli si addice.

Divertente (e divertito).

Jodie Whittaker

Decisamente carina senza alcun artificio, esattamente ciò che occorre al suo personaggio.

Consona alla parte ed alla situazione.

Luke Treadaway

Personaggio molto divertente il suo, lui fa il resto.

Discreto.

John Boyega

Nei panni del coatto protagonista dimostra di avere già una bella tempra.

All'altezza.

Alex Esmail

Abbastanza simpatico.

Franz Drameh

Fra i tanti coprotagonisti fa la sua parte.

Sufficiente.

Paige Meade

Parte limitata, lei molto "alla mano".

Jumayn Hunter

Pienamente sufficiente.

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