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Attack the Block. Invasione aliena

Regia di Joe Cornish vedi scheda film

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La recensione su Attack the Block. Invasione aliena

di bradipo68
8 stelle

L'invasione aliena se la prende comoda e rispetto alla quasi totalità dei Paesi cosiddetti civili arriva qui sui nostri cinema con un buon annetto di ritardo.
La prima cosa che si deve notare è che finalmente questi alieni invece di invadere gli USA come fanno di solito stavolta si ritrovano nei sobborghi di Londra. E il primo che cade dal cielo cade nelle grinfie di una gang di minorenni che vogliono sembrare molto più adulti di quelli che sono, armati di turpiloquio , coltelli e BMX che rilegge con lo slang dei nostri tempi la gioiosa banda di ragazzini di ET.
E soprattutto invece di accoglierlo in casa l'alieno in ome della fratellanza universale, lo uccidono subito e vanno in giro ad esporlo come un trofeo di guerra.
Quel block che come dice uno dei ragazzi ha 160 porte e chissà quante finestre rappresenta la risposta londinese a tutta la deteriorità delle downtown americane. Un blocco di appartamenti prigione in cui domina lo spacciatore di turno che è riuscito addirittura a farsi una stanza bunker in cui coltivare la materia prima . Tutto a simulare l'americanità che in questo film è messa adeguatamente alla berlina. Così abbiamo mini Rambo armati di katana casereccia che a cavallo del motorino per consegnare le pizze assaltano il pericolo che viene da un altro mondo, petardi grosse come forme di parmigiano lanciati come bombe, dialoghi che quelli di Indipendence day sembrano roba da salotto letterario ma che in questo film, dato un contesto in cui l'ironia sbracata la fa da padrona , creano un effetto parodistico voluto.
Si ride a bella posta degli americani. E del loro modo di fare cinema sull'invasione degli alieni.
"Un mare di erba e niente cartine. E' questo il peggiore degli incubi" dice uno dei ragazzi. E'talmente sballato che non gliene frega un tubo di  un lupogorilla alieno con dentatura da squalo che lo sta assediando dentro la stanza dell'erba.


I protagonisti di Attack the block sono Goonies in acido , tenuti a bagnomaria nel marciume della periferia, sono i figli del proletariato incazzato ( e dai genitori avranno in eredità giusto la rabbia cieca verso tutto e tutti) che sembra davvero provenire da un pianeta rispetto ai borghesi riconciliati con le case pulite e i giardinetti profumati dell'erba tagliata di fresco dei film di Spielberg e negli altri epigoni votati alla descrizione di certa fanciullezza .
In fondo sono alieni anche loro al resto dell'umanità.
Il film del debuttante Cornish in questa cornice introduce una neanche tanto originale invasione da un altro mondo con creature dal design spartano ma decisamente efficace: sono palle di pelo nero molto realistiche perchè "vere" e non aggiunte in computer grafica,  con varie file di denti fosforescenti che sbranano umani che è un piacere.
L'insieme tra parodia dell'amerikanata, invasione aliena e gang di giovani disadattati è invece un mix vincente perchè il film va veloce come un'Eurostar e strappa il sorriso in più di un'occasione.
E poi c'è Nick Frost, uno che mi induce al buon umore solo a sapere che recita nel film che sto guardando.
Attack the block è la risposta al cinema di genere americano ma stavolta niente mockumentary. Solo sci-fi vecchio stile a cui si applicano personaggi figli del degrado sociale odierno.
Moses è uomo fatto a 15 anni, gli altri lo seguono e lo riconoscono come condottiero. Vanno in giro a uccidere alieni ma devono stare attenti a quello che dicono mamme e nonne.
Finale esplosivo in cui Moses si dovrà aggrappare alle sue certezze.
A che cosa si aggrappa Moses per salvarsi? All'Union Jack!
L'ultimo sberleffo contro i cuginastri americani.
Niente alieni . Siamo inglesi. Please.
(bradipofilms.blogspot.com )

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