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La kryptonite nella borsa

Regia di Ivan Cotroneo vedi scheda film

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La recensione su La kryptonite nella borsa

di mmciak
6 stelle

"La kryptonite nella borsa" diretto nel 2011 da Ivan Cotroneo,
devo dire che non mi è dispiaciuto.

La storia si svolge a Napoli nei primi anni '70, e racconta
del piccolo Peppino, sette anni e la sua esistenza è segnata
da una serie di bizzarre avventure ed eventi pesanti che ne
segnano la crescita, come la morte del cugino Gennaro,
chiamato Superman a causa dell’abitudine di andare in giro
con tuta e mantellina sulle spalle a fermare gli autobus,
alla ricerca della mitica kryptonite.

Poi a  causa della depressione che ha colpito la madre
Rosaria, dopo aver scoperto che il marito Antonio la
tradisce con un’amante più giovane, va in cura presso
uno psicanalista consigliato dalla nonna, e allora
Peppino viene affidato a  Titina e Salvatore ,
i due folli zii ventenni, che lo condurranno in un
girovagare continuo tra feste colorate in scantinati,
movimenti femministi, sesso, sigarette di contrabbando, droga e alcol. 

Ma a sempre fargli compagnia, ci sarà sempre il fantasma del cugino.

La pellicola prodotta dalla Indigo Film, Rai Cinema con
il contributo del MiBACT in collaborazione con Technicolor SA,
rappresenta l'opera del d'esordio alla Regia Cinematografica
dello sceneggiatore Ivan Cotroneo, che realizza una Commedia
alternativa, che vira a tratti sul grottesco.

Intanto il protagonista è un bambino occhialuto di sette
anni, che fin da principio non è ben voluto neanche dagli zii,
per quanto sia brutto, e senza contare che poi appunto si
mette gli occhiali, interpretato dal bravissimo Luigi Catani,
che dopo la morte di suo cugino che si crede superman,
il suo fantasma lo perseguita nei momenti difficili a scuola.

Poi assiste alla crisi tra i genitori, dove la mamma,
scoperto il tradimento del marito, cade in depressione,
e gli consigliano di andare da uno psicologo per aiutarla,
interpretati magistralmente da Valeria Golino e Luca
Zingaretti.

Però bisogna dire che forse il punto debole,
ma non sempre tale, sono i folli Zii,
che frequentano manifestazioni, femministe
e gruppi liberi, perché non è chiaro il periodo
che si sta passando, perché sembra il '68,
poi il '77, allora non capisci chiaramente
in che anni siamo, ma le scene che costruisce
molto colorate, sono molto affascinanti e la
Cristiana Capotondi è splendida.

Nel diretto bene Cast figurano anche:
Fabrizio Gifuni-Lucia Ragni-Vincenzo Nemolato-
Massimiliano Gallo-Sergio Solli-Monica Nappo-
Gennaro Cuomo-Antonia Truppo-Libero De Rienzo-
Rosaria De Cicco-Carmine Borrino-Nunzia Schiano
e Anita Caprioli.

Invece nel reparto tecnico segnalerei la Fotografia
di Luca Bigazzi, le belle musiche di Pasquale Catalano
e le scenografie di Lino Fiorito, che rendono una buona
messa in scena.

In conclusione un Film a tratti bizzarro,
per quanto riguarda i personaggi e le situazioni,
che vira sul grottesco, e racconta di amicizia e amore,
di crisi e tradimento, ma anche tenta di raccontare
un epoca, però bisogna dire che finalmente non è
la solita Commedia italiana, ed è gradevole per il tentativo
di fare qualcosa di diverso.

Il mio voto: 6.

       

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