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Il Principe del deserto

Regia di Jean-Jacques Annaud vedi scheda film

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La recensione su Il Principe del deserto

di braddock
8 stelle

Diretto dal regista di SETTE ANNI IN TIBET è un discreto film d' avventura sulla situazione mediorientale abbastanza scorrevole e con un buon cast. Rispetto a LAWRENCE D' ARABIA col quale viene paragoneto, mi è sembrato più in linea coi vari kolossal storico/bellici degli ultimi anni come NOMAD o GENGHISH KHAN spesso ignorati dalle sale italiane, anche se qui trattando di epoche più recenti i combattimenti vengono realizzati con armi da fuoco. La storia vede due tribù arabe entrare in guerra tra loro a seguito della scoperta del petrolio nella zona gialla, una terra su cui non era stata stabilità la proprietà di nessuno. Uno dei due capi, interpretato da Antonio Banderas, ha visto sua moglie morire per una banale malattia infettiva e vorrebbe che la sua terra raggungesse lo stesso benessere di quelle occidentali, l' altro è più conservatore e non vuole trattare il petrolio con gli occidentali. Il figlio di questo, dopo la morte del padre per mano di un beduino, vince la guerra e diventa principe imponendo leggi meno dure e incaricando lo sconfitto Banderas di trattare con gli occidentali. Pur essendo ben realizzato, dal punto di vista filmico questo film non mi ha appassionato tanto come i titoli precedenti in quanto molto meno spettacolare e con scenografie paesaggistiche più povere visto che si vede solo deserto. Considerandolo invece da un punto di vista storico/sociale si dimostra ben riuscito trattando con intelligenza lo scontro generazionale tra le vecchia guadia integralista che porta avanti un puritanismo maniacale e tesi deliranti come "non bisogna cercare di migliorare la vita terrena che è un piacere temporaneo"  e i giovani più mentalmenti aperti e in cerca di cambiamenti come l' uso dei medicinali considerati illegali. Banderas dà un' ottima prova d' attore e ben impersona il conflitto interiore del personaggio che dopo la morte della moglie vuole la ricchezza del petrolio per costrire scuole e ospedali anche a costo di eliminare chi è in disaccordo. Nel complesso poteva essere migliore e più estetico ma si mostra comunque scorevole senza quasi mai annoiare nonstante la lunga durata e il finale è molto ben fatto 

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