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Shame

Regia di Steve McQueen (I) vedi scheda film

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La recensione su Shame

di Enrique
6 stelle

https://www.youtube.com/watch?v=q9MZUeeg2Ug

Della frangia più estrema della body art non se ne sentiva, invero, la nostalgia. Né di un asettico happening dei peggiori sentimenti. Prende forma, corpo (ma non anima) - infatti - una desolazione nauseante. Il tutto davanti ai nostri occhi. Quotidianamente.

Algide tinte bluastre evocano, fin dalla prima scena, quelle gelide e impersonali atmosfere metropolitane ideali a stimolare contrasti magnetici con gli irrefrenabili rosati piaceri della carne, pittata dei colori dell’eros e del torbido. Al bando il senso del peccato: è un incubo di cui non si conserva il ricordo (questo allude McQueen sull’infanzia di Brandon-Sissy). Flebili rivoli di vergogna, al massimo. Giusto una piccola lacrima sfuggita per sbaglio e un ultimo abbraccio disperato.

Nella naif eppur complice solitudine urbana, un’anima in pena trova sollievo, all’arsura che il deserto dei sentimenti le cagiona, in atti meccanici di totale alienazione e annichilimento. L’irruenza dei corpi affranti che mortifica l’anima.

Sullo schermo va in scena l’elogio dell’ossessione ammantata di “normalità”. Il canto del cigno, invero, di un “normalità” dilaniata dall’interno. Dalle sue viscere putrescenti, eppure così umane.

L’Amore è uno spettro che tormenta i creduloni e i sognatori. I suoi germogli non possono che bruciare nell’inferno terreno nella quale l’umanità è immersa fin dalla nascita (“Noi non siamo cattive persone, è solo che veniamo da un brutto posto” sussurra Sissy a Brandon in un momento di rara, sincera tenerezza).

http://2.bp.blogspot.com/-1nrGkLdSHRU/Tu27Hbl75VI/AAAAAAAAEPY/RuRnnBxNHPg/s1600/shame+locandina.jpg

Il vuoto uccide (o quasi). Del senso di colpa residuano poche tracce sbiadite. Il rito dell’adescamento in metropolitana pare destinato a protrarsi ad libitum (anche se McQueen - imprimendo, sul volto del suo attore feticcio, un’espressione facciale differente da quella usata in una scena precedente - vorrebbe fare spazio al dubbio di un pallido ripensamento…).

 

Splendide fotografia e colonna sonora.

Sublime la coppia Fassebender-Mulligan.

Un po’ meno il triste cul-de-sac delle loro vite perse.

McQueen assai ricercato, ma efficace.

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