La recensione su La cosa

di Lord Holy

1 stelle

Si merita l'insuccesso riscontrato, forse più di pubblico che di critica ma poco importa. Non ha nulla del genere horror, di quello serio intendo, mentre abbonda di analogie con gli esemplari più scadenti che, al suo pari, vorrebbero appartenere alla medesima categoria. In teoria si tratta di un prequel de La cosa (1982). La trama, se non è un offesa chiamarla tale (ho i miei dubbi), è del tipo in cui si può prevedere facilmente ogni cosa, appunto per restare in tema, ben prima che accada. Questo, si noti, anche senza avere mai visto il film di John Carpenter. Perché vengono seguite pedissequamente le regole principali del "canone", ormai da anni brevettato e consolidato. Il manipolo di sventurati di turno, composto da scienziati o meglio gente che si spaccia per esserlo ma si comporta invece come se non lo fosse per niente. Personaggi di fatto monodimensionali e apatici, che non dimostrano altra funzione se non quella di servire da vittima oppure da "pasto", a seconda dei casi (o cose, di nuovo), per il nemico, anch'esso di turno, sia esso creatura mostruosa, alieno e via discorrendo. Quindi si ride, per non piangere, dell'ingenuità e della dabbenaggine dei protagonisti, fra i quali sin dal primo fotogramma s'intuirà chi sarà eletto a sopravvivere (purtroppo accade sovente che qualcuno si salvi), e si parteggia immancabilmente per la vittoria totale della nemesi. Ovviamente terrore e paura, in un contesto simile, sono ben lungi dall'essere fra gli obiettivi raggiungibili. Ma qui non è pervenuto nemmeno un briciolo di tensione. Dimenticabile da ogni punto di vista.

La trama

La paleontologa Kate Lloyd si unisce al team norvegese di scienziati in Antartide che ha scoperto un extraterrestre sepolto nel ghiaccio. La creatura, dissepolta, sembra poter assumere qualsiasi forma vivente. Kate deve allearsi col pilota Sam Carter per impedire che il letale essere li uccida uno a uno. La lotta per la sopravvivenza della razza umana ha inizio.