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Nudi e felici

Regia di David Wain vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Nudi e felici

di miss brown
4 stelle

Mi chiedo che brutto scherzo possano aver giocato di recente a Paul Rudd vegani, naturisti, cultori di meditazione, new age e di stili di vita cosiddetti alternativi: in pochi mesi è stato protagonista di ben due film in cui li si prende beatamente in giro dall'inizio alla fine, con vari livelli di cattiveria, sarcasmo e volgarità, per finire nonostante tutto con una malcelata ammirazione.

In QUELL'IDIOTA DI NOSTRO FRATELLO di Jesse Peretz , quasi irriconoscibile sotto folta chioma e lunga barba incolta, era appunto un “alternativo”, totalmente incapace di inserirsi nel mondo delle sue sorelle “civilizzate”, che mandava beneficamente all'aria con la sua ingenuità le loro menzogne e ipocrisie. In questa farsaccia pecoreccia scritta e diretta dallo specialista David Wain è esattamente l'opposto: George è un broker newyorkese snob e isterico come da stereotipo; il suo capo finisce in galera per malversazione, la ditta viene chiusa dai federali e lui si trova letteralmente a terra, con un mutuo che non potrà pagare per il ridicolamente costoso appartamento che ha appena comprato. La moglie Linda (Jennifer Aniston) è totalmente incapace di produrre alcun reddito, impegnata com'è in arzigogolati tentativi di attività pseudo-artistiche perennemente destinate al fallimento. Si trasferiscono ad Atlanta per un brevissimo e non riuscito tentativo di lavorare per il fratello di lui (Ken Marino, anche  sceneggiatore), che ha una ditta di produzione, manutenzione e noleggio di cessi chimici (immaginate la qualità delle battute …), un figlio insopportabile e una moglie alcolizzata; in seguito ad un incidente d'auto finiscono all'Elysium B&B, che si rivela essere una “comune” dedita da più di quarant'anni alla coltivazione di tutto quanto è biologico, comprese varie “erbe esotiche”.

Il fondatore della comunità, un sempre piacevole Alan Alda, vorrebbe opporsi al minacciato esproprio dei terreni da parte di un costruttore di centri commerciali ma, rincoglionito da anni di Lsd, non ricorda dove ha messo l'atto di proprietà. Il suo braccio destro Seth, guru ufficiale del gruppo, sembra più che altro interessato a dedicarsi all'amore libero con la nuova arrivata, in nome dell'elevazione spirituale ecc. E poi ci sono l'enologo naturista, scrittore di libelli politici illeggibili, un buon numero di bonghisti e chitarristi e una schiera di più o meno belle signore più o meno discinte e sessualmente disponibili. Dopo un'oretta di sbadigli e di battute non so se più banali o imbarazzanti si arriva finalmente al prevedibile finale: l'immobiliarista è sconfitto, lo scrittore di libelli si converte con successo al thriller politico, il guru ladro e traditore viene cacciato dal gruppo e George e Linda tornano a New York, ad occuparsi degli affari dell'Elysium, diventato di moda e molto redditizio.

Nei panni del guru, incredibilmente, l'altrove raffinato attore e autore teatrale e acuto polemista liberal Justin Teroux (visto in tv degli ottimi SIX FEET UNDER eTHE DISTRICT).Riviste con piacere Lauren Ambrose (la rossa Claire Fischer di SIX FEET UNDER) e Kathryn Hanh (Lili di CROSSING JORDAN, faceva una parte molto simile nel citato QUELL'IDIOTA DI NOSTRO FRATELLO) ma le loro spiccate capacità comiche vengono affossate dalla povertà del copione. Quanto ai due protagonisti... beh, pur portandoli magnificamente hanno passato entrambi i 40 anni: sarebbe ora che la smettessero di interpretare parti da adolescenti decotti – ma forse non ne hanno il talento.

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