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Come ammazzare il capo... e vivere felici

Regia di Seth Gordon vedi scheda film

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La recensione su Come ammazzare il capo... e vivere felici

di supadany
8 stelle

Commedia decisamente al passo con i tempi per il tema che tratta (il lavoro e chi ce l’ha deve tenerselo stretto anche quando è sottoposto ad angherie di ogni tipo), esposto in maniera cattiva di facciata ma poi non troppo nella sostanza, non proprio confezionata con gran brillantezza, ma in grado di far divertire, grazie soprattutto ad una serie di personaggi sopra le righe che una vera e propria parata di star riescono a rendere alla grande.

Nick (Jason Bateman), Kent (Jason Sudeikis) e Dale (Charlie Day) sono tre amici oppressi dai loro superiori.

Arrivati oltre al limite del tollerabile decidono di unire le forze per eliminarli e quindi conquistare lo spazio, e la tranquillità, che si meritano.

Certo che uccidere è più facile a dirsi che a farsi, soprattutto per chi come loro è abituato a farsi mettere i piedi in testa.

La pellicola di Seth Gordon riesce a strappare cospicue risate senza faticare troppo, soprattutto circumnavigando i tre capi e i tre “sfigati” e frustrati che dopo una serie di prevaricazioni provano ad intraprendere una strada per loro ardua (con risultati più spassosi che consoni all’obiettivo).

Come tallone d’Achille direi che mancano le sorprese ben congeniate nella risoluzione, a parte una che però è proposta in maniera fin troppo dozzinale, e che appena il ritmo rallenta un attimo, anche se questo non accade poi così spesso, le battute finiscono subito a vuoto.

Ma in fondo il bello sta altrove, ovvero nella rappresentazione dei tre capi, tra i quali è difficile scegliere il migliore, anche perché Jennifer Aniston (sexy e assetata di sesso), Colin Farrell (riporto esagerato in testa per lui che di capelli ne ha da vendere) e Kevin Spacey (semplicemente spietato e senza cuore) si devono essere divertiti un sacco a caricare al massimo i loro personaggi rendendoli irresistibili, seppur a loro modo.

In più non mancano nemmeno dei divertiti camei, come Ioan Gruffud, chiamato per sbaglio in azione, e Jamie Foxx nei panni di un killer consigliere che non ha niente del killer.

Insomma una commedia realizzata senza sfruttare al meglio il dispositivo che sta alla base del progetto e che a volte si adagia sugli allori, però soprattutto fa ridere parecchio e ha gli attori giusti al posto giusto in grado di dare un contributo rilevante.

Parecchio divertente, più furbo che meditato, ma in fondo offre anche più di quanto richiesto.

Su Seth Gordon

Buona direzione d'attori, non s'inventa niente, ma alla fine l'alchimia tra le componenti è quella giusta per una commedia da botteghino.

Su Jennifer Aniston

Assolutamente goduriosa in vesti provocanti molto lontani dalla ragazza (donna) acqua e sapone qual'è stata nella stra grande maggioranza dei film ai quali ha partecipato.
Imperdibile.

Su Jason Bateman

Abbastanza ordinario, come suo solito, più simpatico che in altre circostanze.
Quasi discreto.

Su Charlie Day

"Chi ha il pane non ha i denti" è un detto che si presta assai bene al suo personaggio, fidanzato che subisce le avance del suo procace capo in gonnella.
Abbastanza simpatico, più per le circostanze per la sua bravura.
Comunque più che sufficiente.

Su Jason Sudeikis

Se la cava, anche se non fa certo sbellicare dalle risate se non in un paio di occasioni.
Più che sufficiente nel complesso.

Su Colin Farrell

Bravo a prendersi in giro, lui capellone ribelle in più film qui si mostra con un riporto sfrontato ed un atteggiamento oltre modo volgare.
Interpretazione genuinamente nociva.

Su Jamie Foxx

In libera uscita, si vede giusto un paio di volte, ma non si dimentica.
Efficace.

Su Kevin Spacey

Perfettamente calato nella situazione, ricorda in parte un suo ruolo datato ("Il prezzo di Hollywood"), dando il meglio di se quando, cioè sempre, deve essere il capo più detestabile ed insulso del mondo.
Ci mette molto di suo e il talento emerge cristallino anche in un contesto leggero come questo.
Bravo.

Su Donald Sutherland

Ovviamente in un film come questo il suo "capo" buono è destinato ad uscire di scena precocemente.
Ha giusto un paio di scene nelle quali mostra la sua esperienza con innata spensieratezza.

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