Il musicista Gustav von Aschenbach, prossimo alla vecchiaia, prende alloggio nel lussuoso "Hotel des bains" del Lido di Venezia. Indifferente a tutto, viene colpito dalla bellezza di un adolescente, Tadzio, ospite con la sua famiglia nello stesso albergo. Dopo un fallito tentativo di fuga, non può fare a meno di pedinarlo. Venezia è in preda a un'epidemia di colera e Gustav si ammala. Rilettura viscontiana di Thomas Mann; proustiana rievocazione d'epoca con radici nei ricordi d'infanzia dello stesso regista e sontuoso melodramma sostenuto dalla musica di Mahler.
8,5 Questo è il film più metaforico del Maestro, pura poesia, un ottimo contrasto fra la giovinezza e la morte, nonchè una bellissima rappresentazione della fine di un'epoca.
"Eccolo ancora una volta davanti a lui,l'approdo indescrivibile,l'abbagliante insieme di fantastiche costruzioni che la Serenissima offriva allo sguardo ammirato del navigatore in arrivo:la meraviglia lieve del Palazzo e il Ponte dei Sospiri,le due colonne sulla riva col leone e il santo,il fianco splendente del tempio favoloso,la prospettiva dell'arco e dell'orologio dei Mori;e guardando… leggi tutto
tutto il film parla di sto pedofilo che a quanto pare e un professore di musica, che si va a fare una vacanza dentro un albergo a cinque stelle perché c ha i reumatismi, pero colla scusa va li per mettese a spiare i ragazzetti. allora ogni giorno va nella sala da pranzo dove fa finta di leggere il giornale ma in realtà va in solucchero per un ragazzetto che pare un trans… leggi tutto
Osservando,con tristezza,lo sfacelo della città di Roma, mi sono chiesto perché non candidare proprio Mario Draghi come Sindaco? Già perché i mali che affliggono la Capitale, non riguardano…
Arrivato a Venezia e diretto all’Hotel des Bains, lussuoso albergo del Lido, per un lungo periodo di riposo dopo la grave crisi cardiaca che lo aveva messo a rischio della vita, il famoso musicista tedesco Gustav von Aschenbach (Dirk Bogarde) - il nome del personaggio allude a Gustav Mahler - era arrivato, senza saperlo, in uno dei luoghi…
La noia, considerata dalla stragrande maggioranza delle persone come un fastidioso e malinconico senso di vuoto e di monotonia, soprattutto in contrapposizione al divertimento (perlopiù grottesca parodia della…
Quando dimenticare già significa morire, e curarsi della morte vuol dire sottrarre la vita dalle pene dell'oblio. I corpi dei defunti stanno lì, immobili, e si fanno specchio della triste solitudine…
Mai un percorso tematico fu più "in tema". La ricerca preliminare ha restituito una lista piuttosto corposa, anche se varia e diversificata nei generi, nelle trame, nelle cornici storiche. Ci troviamo di fronte…
Epidemia cartina al tornasole della società. Una lista focalizzata sui film dove un virus mette in crisi l'identità di un'intera città, di un'intera nazione o del mondo intero. Playlist aperta a…
Il documentario di Wilma Labate " Raccontare Venezia" è stato presentato alla 74ma Mostra del cinema. Racconta la città dei doge attraverso il filtro deformante del cinema che l'ha ritratta nelle sue…
VENEZIA 75 - CLASSICI RESTAURI Tra fine '800 ed inizio '900, un musicista quarantenne di nome Gustav von Aschenbach, afflitto da pesanti traumi dovuti a vicissitudini e lutti familiari e acuiti da una insoddisfazione professionale sempre più dolorosa e frustrante, nonché gravemente sofferente di cuore, decide di trascorrere un lungo soggiorno curativo a Venezia, e a tal fine lo…
"...E dopo, quando abbiamo fatto un secondo film e un terzo sapevamo bene che non ci sono solo i problemi sociali. Abbiamo anche alcuni problemi ontologici e ora credo che un bell'ammasso di merda sia in arrivo dal…
Difficile parlare di questo capolavoro del cinema italiano a sua volta tratto da un capolavoro della letteratura tedesca. Morte a Venezia di Thomas Mann come Lolita di Vladimir Nabokov trattano in maniera edulcorata il triste dramma della pedofilia. Lolita parla della violenza pedofila di un uomo adulto verso una bambina di 12 anni, Morte a Venezia parla della torbida attrazione di un uomo…
(doveroso avviso ai naviganti: questa play è il clone di un'altra postata ieri e ingoiata dalle fiamme di non so quale Inferno. Non è escluso che quella prima o poi riappaia come Leviathan, o che sparisca…
In questo capitolo ce n'è per tutti i gusti. C'è chi ama il cinema classico (Bogdanovich) e chi i classici della modernità (Bigelow), e c'è anche chi mette MARNIE davanti ai molti "soliti"…
"E subito, meccanicamente, oppresso dalla giornata uggiosa e dalla prospettiva di un domani malinconico, mi portai alle labbra un cucchiaino del tè nel quale avevo lasciato che s’ammorbidisse un pezzetto…
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook, ma c'è un nick con lo stesso indirizzo email: abbiamo mandato un memo con i dati per fare login. Puoi collegare il tuo nick FilmTv.it col profilo Facebook dalla tua home page personale.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook? Vuoi registrarti ora? Ci vorranno pochi istanti. Ok
Commenti (6) vedi tutti
Dopo aver riletto il romanzo, rivisto il film e recensito il documentario svedese su Tadzio, non poteva mancare la mia recensione.
leggi la recensione completa di laulillaSoporifero.
commento di gruvierazsofferto, decadente, con passaggi riflessivi e scene, senza dialoghi, di meravigliosa poesia.
commento di redrum808
commento di incallito8,5 Questo è il film più metaforico del Maestro, pura poesia, un ottimo contrasto fra la giovinezza e la morte, nonchè una bellissima rappresentazione della fine di un'epoca.
commento di Darth vaderMortalmente noioso. Esteticamente perfetto non riesce ad emozionarmi , scene troppo lunghe e troppi silenzi.
commento di florentia viola