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Un uomo giapponese di mezza età della cui vita nulla è dato sapere si sveglia disteso sul pavimento di una grande sala chiara e luminosa ma vuota e priva di mobili porte e finestre, dalle cui pareti lisce e plasticose fanno capolino, come dei calchi, una miriade di piccole protuberanze falliche: sono i pistolini di tanti angioletti che lì sono allocati, nascondendo il resto del corpo… leggi tutto
Premetto che parto prevenuto nei confronti dei film sottotitolati, perché senza un buon doppiaggio fatico a "entrare nella storia". Nel caso specifico, però, credo che le difficoltà siano ben altre. La trama secondaria, che ha come protagonista un wrestler messicano dall'enigmatico nome di "Uomo lumaca" e la sua stramba famiglia, pur nella sua assurdità suscita… leggi tutto
Premetto che parto prevenuto nei confronti dei film sottotitolati, perché senza un buon doppiaggio fatico a "entrare nella storia". Nel caso specifico, però, credo che le difficoltà siano ben altre. La trama secondaria, che ha come protagonista un wrestler messicano dall'enigmatico nome di "Uomo lumaca" e la sua stramba famiglia, pur nella sua assurdità suscita…
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di cinefox
Escludendo Rai Play... Ci sono siti e app gratuiti e legali poco conosciuti che cercano di farsi strada nel mondo sempre più in evoluzione dello streaming online. Certo non bisogna aspettarsi film freschi di…
leggi tuttoSymbol – La Recessione. Dopo la visione di Big Man Japan, la scoperta dell'esistenza di un nuovo film di Hitoshi Matsumoto non poteva che essere ben accolta dallo staff della Recessione. Symbol è la seconda fatica dell'attore/regista giapponese e, dopo aver toccato l'animo umano parlando dei gravi problemi degli eroi schiaccia-mostroni del Sol Levante, con questo Symbol ci vuole…
leggi tuttoL’esausto è molto più dello stanco. […] Lo stanco non dispone più di nessuna possibilità (soggettiva): e non può quindi mettere in atto la minima possibilità…
leggi tuttoUn uomo giapponese di mezza età della cui vita nulla è dato sapere si sveglia disteso sul pavimento di una grande sala chiara e luminosa ma vuota e priva di mobili porte e finestre, dalle cui pareti lisce e plasticose fanno capolino, come dei calchi, una miriade di piccole protuberanze falliche: sono i pistolini di tanti angioletti che lì sono allocati, nascondendo il resto del corpo…
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Commenti (1) vedi tutti
Sarà l'incomprensibile humor giapponese, sarà la mimica facciale del protagonista, sarà l'inquietante ambientazione, o forse semplicemente la lentezza di un cinema molto lontano dei nostri standard. Unico momento di interesse del film sono i pochi minuti in cui le due trame si incrociano. Troppo poco per giustificare la visione. Voto: 5,5.
leggi la recensione completa di andenko