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La guerra è dichiarata

Regia di Valérie Donzelli vedi scheda film

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La recensione su La guerra è dichiarata

di alan smithee
8 stelle

La guerra e' dichiarata: quella contro l'Iraq ma anche quella tutta personale e non meno drammatica, se rapportata ad una dimensione individualistica, di una giovane coppia che, dopo una breve ma intensa frequentazione, decide di vivere assieme e di mettere al mondo il frutto del loro amore piu' genuino e passionale. Solo che il bambino di Romeo e Juliette (i nomi dei due preannunciano alla perfezione il dramma che li vedra' protagonisti) verso i sei mesi comincia ad avere disturbi che sono solo il vago indizio del tumore al cervello che sta formandosi nel piccolo e che lo vedra' combattere una battaglia senza sosta, un calvario che mettera' alla prova anche la sopravvivenza di una coppia giovane e acerba, ma piu' forte di quello che le premesse avrebbero potuto farci presagire. Il pregio piu' evidente del bel film della giovane e bella Donzelli, acclamato a Cannes l'anno scorso alla Semaine de la critique e presente anche all'ultimo Festival di Torino (dove purtroppo l'ho perso per seguire tutti i film del concorso), e' l'energia che trasuda e che interviene proprio mentre la trama sta imboccando le vie piu' rischiose che si devono affrontare quando si parla di dolore e sofferenza, e quando a patire sono creature giovani ed indifese. Ma e' li che la Donzelli si scatena, complici musiche avvolgenti e tenaci, da discoteca ma non solo, un repertorio che si insinua in scene che alternano situazioni drammatiche a piccole complicita' tra due coniugi pazzerelli che sanno vivere anche quando le speranze si affievoliscono. E' dunque l'umanita' schietta e disarmante di due giovani che si sentono vivi e pretendono con prepotenza che si faccia qualsiasi cosa pur di scongiurare un destino che sembra segnato, l'aspetto piu' originale della pellicola, l'ingrediente che evita si possa cadere nel pietismo piu' trito e fastidioso verso cui sembra indirizzarsi in piu' occasioni il film. Ma la regista e' scaltra e attenta ad evitare tutto cio': per questo merita un plauso e un giudizio del tutto positivo che fa ben sperare in una maturazione ormai piena ed imminente che siamo certi contraddistinguera' il suo prossimo lavoro.

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