Regia di Jerry Kramer, Colin Chilvers vedi scheda film
La prima parte è in pratica un unico, lunghissimo videoclip sulle note di vecchi e nuovi (nuovi per l'anno 1988, si intende) successi del re del pop. E fino a quel punto il tutto ancora avrebbe un senso. La seconda parte è però un concentrato di tutto quel che Michael Jackson fu: egocentrismo smisurato e dissociazione dalla realtà. La trama è quanto di più banale, una sorta di thriller fantascientifico risibile e realizzato in maniera molto approssimativa, tanto quel che contava era solo lasciare campo libero all'ex Jackson Five. Evitabilissimo.
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