Regia di David Dobkin vedi scheda film
Scambio di corpi con morale: ne abbiamo visti tanti...Quello che c'era di interessante , nel film di Dobkin era il serio tentativo di rendere difficile la scelta finale dei protagonisti di tornare alla propria vecchia vita. Anche lo spettatore, ad un certo punto, è convinto che i due uomini stiano meglio dove stiano, e che sarebbe addirittura possibile...che non avvenga alcun ritorno allo stato iniziale. Non è del tutto banale il modo in cui i personaggi di Reynolds e Bateman finiscono con l'interagire coi loro nuovi mondi, e proprio per questo l'eccesso di scene paradossali, con provocazioni che sembrano studiate a tavolino(le uniche divertenti sono la ripresa del "lorno", soprattutto la prima parte, e Bateman che mostra lo spinello ad un bimbo col fare disinvolto) diventa fastidiosa, distruggendo quanto poteva invece esserci di interessante nel decorso degli eventi, e nello sviluppo dei due personaggi, che cambiano ma non nel modo estremo e gratuito di tanti altri films di genere(più che altro sembrano riscoprire qualcosa che avevano perso, ritrovandola l'uno dalla vita dell''altro). Il finale, poi, che è la cosa più inverosimile e "tirata" di tutto il film, se anche non eclissa la credibiità della vicenda, se non altro fa storcere il naso.
Gli attori fanno quel che possono: Olivia Wilde è un bel contorno, Bateman si prende una pausa dai personaggi sfigati o perbene che è solito impersonare, e Reynolds è divertente in modo molto garbato(però, nella prima parte dello scambio, fa davvero sorridere).
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