Regia di Will Gluck vedi scheda film
Commedia che vorrebbe prendere per i fondelli le smielate commedie romantiche, ma che, dopo un buon avvio, si rivela essere una di esse, né più né meno. I due fotogenici protagonisti non fanno grossi danni, ma neanche possiedono lo spessore necessario per salvare da soli il film.
Commedia romantica che vorrebbe far credere di non esserlo (e il giochino pure regge all'inizio) ma che alla prova dei fatti appartiene al sopracitato sub-genere cinematografico con lo stesso pieno merito con cui Jack lo squartatore appartiene a quello dei serial killers. Non male l'inizio, con battute a raffica, alcune delle quali colgono davvero nel segno, e un po' di sana satira delle... smielate commedie romantiche, appunto. Non si è certo in zona Billy Wilder ma ci si accaserebbe dalle parti di un onesto 6 su 10. Il Turning Point arriva dopo una cinquantina di minuti di pellicola, ossia a metà dell'opera che ne dura 100 di minuti, con il viaggio dei due protagonisti a Los Angeles. Qui tra un vinello e una riunione di famiglia con ivi incluso padre di lui affetto da alzheimer (questa davvero avrebbero dovuto risparmiarsela), la marea cambia. L'onda lascia il posto alla risacca e quel che resta in bella vista sul bagnasciuga non è certo un bello spettacolo. A partire da questo momento saranno mancanza di originalità e abbondanza di cliché ad accompagnare lo sventurato spettatore fino a un The End quotato 1,000000001 a 1 dai bookmakers, tanto è scontatamente già visto. Per quel che riguarda gli interpreti, Justin Timberlake e Mila Kunis non sono esattamente Al Pacino e Meryl Streep, ma dimostrano qui buona alchimia e quanto meno non fanno danni. Gustosissimi invece, in ruoli minori e assai sopra le righe, Woody Harrelson e Patricia Clarkson. Da notare che il film uscì a distanza di pochi mesi da uno molto, molto simile nella trama, “Amici, amanti e...” di Ivan Reitman. Sono andato a controllare, così per curiosità, quale fosse uscito prima nelle sale: questo di Will Gluck ebbe la sua prima a New York il 18 luglio 2011, l'altro l'11 gennaio dello stesso anno. In ogni caso, dovendo scegliere il meno peggio tra i due (parlare di “migliore” sarebbe qui inappropriato), ”Amici di letto” vincerebbe senza dubbio la sfida, già fosse solo per il non aver scelto l'insopportabile Ashton Kuchter come attore protagonista!
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