La recensione su Another Earth

Rhoda Williams (Brit Marling) é una scienziata indipendente: dopo aver saputo della scoperta di un nuovo pianeta, simile alla Terra, durante una guida decide di dare un'occhiata al cielo, ma tutto finisce in un tragico incidente stradale. Ella viene arrestata e sconta una pena di quattro anni, mentre il conducente dell'auto demolita, padre di famiglia (di cui solo lui risulta vivo), John Burroughs (William Mapother), compositore molto popolare, rimane in coma. Quattro anni dopo, Rhoda viene liberata e scopre che John é appena uscito dal coma, e decide di andare a visitarlo: ella si propone come badante della casa per ripagare tutto quello che ha, involontariamente, fatto. Passano i giorni e, del pianeta misterioso si scopre che é esattamente uguale a quello terrestre, poiché vi sono dei "cloni" di noi stessi, ma probabilmente con altre esperienze. Un agenzia spaziale propone a chiunque di farsi avanti per andare a visitare il pianeta. (N.B.: Rhoda decide di scrivere un tema per partecipare). Le settimane passano e comincia a instaurarsi un rapporto d'amicizia tra Rhoda e John, anche se ancora con piccoli contrasti, ma nonostante ciò, John non si ricorda di cosa ha fatto anni fa (involontariamente, ricordo) alla sua famiglia, e Rhoda sembra non sopportare più la situazione. All'improvviso, quest'ultima viene a sapere di aver vinto la partecipazione per visitare il pianeta 2 (nomignolo che viene dato al pianeta simile alla Terra) ed entusiasta, si prepara per il viaggio, ma prima di partire festeggia assieme a John. Nonostante i complimenti, John le chiede di restare perché tra loro sta nascendo qualcosa, e dopo le varie insistenze, Rhoda decide di rivelargli la verità riguardo l'incidente. Arrabbiato, John la manda via da casa sua e, dopo essere stata fotografata da vari paparazzi (mentre tornava a casa dei suoi genitori), Rhoda decide di tornare da John per dargli il biglietto della sua partenza. Passano quattro mesi: Rhoda é ancora sulla Terra, e durante i suoi vagabondaggi, ella si ritrova a parlare con un'altra sé stessa, lasciando vari dubbi.

Mike Cahill (regista, sceneggiatore, produttore, montatore e direttore della fotografia del film), ha svolto un lavoro eccezionale, che rispecchi a pieno le aspettative per un film indipendente. Di film indipendenti ne abbiamo visto: vi sono quelli che vengono sponsorizzati da grandi aziende e, svengono stroncati dalla critica, o vi sono quelli che, nonostante le poche sponsorizzazioni, danno un'immagine più rappresentativi di sé stessi. Il tema "fantascienza" in questo film é presente, ma in parte poiché di mezzo vi é il freddo dramma fra i due protagonisti. Il ruolo di Rhoda é caratteristico all'ennesima potenza: un personaggio che, per chiedere scusa, fa di tutto per ripagare un qualcosa che non potrà mai dimenticare. Carismatico il ruolo di John: un compositore costretto al coma, ma che si innamora di colei che le ha portato via la famiglia, poiché dimenticatosi la memoria. Per quanto riguarda la questione del pianeta 2, il film tende a ricordarlo in vari momenti, poiché nei primi minuti di film é importante, durante la metà di film viene messo (un po') da parte e nel finale risulta essere l'alternativa alla storia tra John e Rhoda. Quest'ultima suscita dolore e sensi di colpa da tutti i pori: tende a fare qualcosa di buono per ricompensare una persona che neanche si ricorda di lei, ma all'ultimo momento lascia cadere tutti i suoi sentimenti a terra. Nonostante sia un film indipendente, ho apprezzato tantissimo il lato tecnico, ovvero la regia "mossa" e la fotografia tenebrosa e oscura.

Una pellicola da non perdere.

7½.