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Sua Maestà

Regia di David Gordon Green vedi scheda film

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La recensione su Sua Maestà

di supadany
4 stelle

Il demenziale sconfina nel (sacro) territorio del fantasy avventuroso con risultati modesti nonostante l’operazione possa contare su di un cast notevolissimo e su di un regista che (David Gordon Green), pur essendo ancora alla ricerca del suo vero se stesso (autore o no?), ha già comunque dimostrato di non essere un completo sprovveduto.

Fabious (James Franco) è il principe del regno, quello che non sbaglia mai una missione al contrario di suo fratello Thadeous (Danny McBride) che invece non ne imbrocca mai una nemmeno per sbaglio.

I due avranno l’occasione per confrontarsi durante il viaggio per salvare la futura sposa di Fabious (Zooey Deschanel) dalle grinfia del mago Leezar (Justin Theroux) e sulla loro strada troveranno diversi ostacoli (minotauri, traditori, popoli aggressivi), ma anche il valido aiuto della guerriera Isabel (Natalie Portman).

Fin dalle prime battute si capisce che l’operazione ha poche chance di andare in porto con successo.

Trivialità varie proposte nello strenuo tentativo di strappare una sporadica risata che, intendiamoci, ogni tanto arrivano soprattutto quando si calca la mano in maniera eccessiva, ma una pellicola demenziale per poter funzionare deve avere un altro passo e una continuità che qui manca assolutamente.

E al di fuori delle battute, riuscite o meno (e sono in maggioranza le seconde), non vi è molto, una storia che conta davvero poco, così come non sono certo gli effetti speciali presenti a dover assurgere a titolo di dominatori della vicenda.

Così anche un cast davvero intrigante (l’accoppiata James Franco-Natalie Portman altrove sarebbe da sogno per ogni cinefilo) non può far molto, se non partecipare con una stoica convinzione difficile da mostrare, anche se va detto che poi quello che dovrebbe essere il vero motore comico, ovvero Danny McBride, fa una fatica pazzesca a strappare mezza risata e anche quando questo succede è per lo più dovuto alle circostanze e non alla sua (presunta) abilità da commediante.

In definitiva si tratta di una (almeno) mezza delusione anche per chi apprezza il genere “demenziale”, uno spreco di talento umano al servizio di una produzione con parecchie pecche che sono lampanti e non marginali.

Perplesso.       

Su David Gordon Green

Intraprende una strada tortuosa con risultati come minimo rivedibili, tanto più se consideriamo il notevole materiale umano che aveva tra le mani.
Spreco.

Su Danny McBride

Fa una fatica pazzesca a far ridere ed è un problema visto che alla fine è il protagonista principale.
Bocciato.

Su James Franco

In libera uscita, anche se in questo caso la scelta non paga appieno.
Comunque ha le attenuanti del caso anche se risulta più divertito che divertente.

Su Natalie Portman

Nei panni di una guerriera tutta di un pezzo.
Si prende una "vacanza" dopo le fatiche de "Il cigno nero", ci mette l'impegno del caso, ma più di tanto non può fare.
Polivalente.

Su Toby Jones

Protagonista di una scena da scult assoluto del tipo "non so se ridere o piangere".

Su Justin Theroux

E' il cattivone di turno.
Un pò eccessivo, ma non certo lui il problema del film.

Su Zooey Deschanel

E' la principessa da salvare.
Simpatiche, e demenziali il giusto (cioè parecchio), un paio di scene che la vedono protagonista (e poi non è che ne abbia molte di più).

Su Charles Dance

Nei panni del Re Tallious.
Ruolo ristretto e forse è meglio così.

Su Damian Lewis

Parte di contorno che non gli regala grosse soddisfazioni.

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