Regia di Nicolas Winding Refn vedi scheda film
Refn abbandona il marcio della Danimarca e si rifugia oltreoceano. La sua valle solitaria è la città degli angeli caduti. Lì ambienta un dramma più western che noir con al centro un uomo senza nome né passato che si muove al di là della legge ma possiede un’etica morale. Come Shane arriva dal nulla a proteggere la famiglia americana e come Shane se ne va al crepuscolo, ma questa volta l’eroe è solo, nessuno gli chiede a gran voce di rimanere. Personaggio di poche parole, Driver, si muove in una realtà quasi astratta ed è capace di abbandonare i modi gentili per improvvisi scoppi di violenza. Refn permea la pellicola di momenti quasi surreali dove il rallenty è utilizzato per dilatare i tempi ma mai la violenza. La Los Angeles notturna è fotografata splendidamente con luci al neon sgargianti. Film giocato più sull’estetica che sulla sostanza ci regala sprazzi di noir fatti di struggente malinconia.
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