Regia di Luigi Batzella vedi scheda film
La bestia in calore è un titolo di culto essenzialmente per un motivo, uno solo: e cioè perchè mostra Salvatore Baccaro - gigante buono di tante commedie demenziali di quegli anni - integralmente nudo che, comportandosi come uno scimmione imbizzarrito, violenta delle innocenti ragazze (a una divora anche il pelo pubico, strappandolo a mani nude: tanto per capire il livello logico della storia). Per il resto si tratta del solito film di nazisti, sesso e sangue (nazisploitation, per dirla in gergo), con scene di guerra assolutamente inverosimili, recitazioni a dir poco scandalose e una regia disgustosamente trash. La storia (sceneggiatura del regista stesso, che qui si firma Ivan Katansky - e non Kathansky come altrove) è improntata su toni e temi decisamente banali e confusi che si rispecchiano perfettamente in un titolo che indica un personaggio marginale della trama (Baccaro, appunto, che però compare solo qua e là in siparietti che non hanno alcuna attinenza con gli eventi centrali della pellicola). Sostanzialmente è tanta l'idiozia di questo lavoro, intesa nel senso innocente della parola, che neppure salta in mente di accusarlo di appoggiare idee filonaziste o comunque destroidi: si tratta solamente di un film sconclusionato e provocatorio, ma realizzato talmente male da far pensare, casomai, che l'intento originario di Batzella/Katansky fosse proprio quello di sprofondare volontariamente quanto più in basso possibile. D'altronde il regista aveva già dato altre prove di totale incapacità, fra l'altro toccando già l'argomento nazismo nel precedente Kaput lager (1976); un dettaglio fondamentale che rivela da subito la scabrosa povertà di idee e di mezzi della produzione: le divise dei tedeschi sono diverse fra loro. Cast di nomi semisconosciuti, Baccaro si fa prudentemente chiamare Sal Boris. 1/10.
I nazisti, sotto la guida di una spietata dottoressa, catturano e torturano i partigiani italiani con una serie di torture in laboratorio. Fra queste c'è anche la violenza sessuale da parte di un bestione metà uomo e metà scimmia. Quando i nazisti ottengono il nome di un prete che collabora con la Resistenza, si prepara l'ultimo scontro fra partigiani e invasori.
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