Regia di Frédéric Back vedi scheda film
Toccante e magnifica fiaba che travalica il messaggio ecologista (sempre importante) per parlare delle potenzialità Creatrici insite nell'Essere Umano. Un potenziale grazie al quale Noi (Umani) possiamo raggiungere Dio, purché, come Elzéard Bouffier (il protagonista narrato nel racconto), ci si liberi dall'egoismo e dall'egocentrismo, morbi che conducono solo alla (auto)distruzione (e le sequenze dove si mostrano i conflitti nei villaggi raggiungono atmosfere degne dei migliori Horror), per coltivare - mai verbo fu più azzeccato - la Bellezza della Natura, della Vita, raggiungendo in tal modo la Felicità propria per trasmetterla poi a tutte le altre persone. Elzéard trova infatti la sua Felicità nel piantare alberi per poter riportare la Vita nella desolazione in cui abita e compie questa 'missione' senza che nessuno glielo ordini, di sua spontanea volontà (ed è molto Anarchico in questo), senza preoccuparsi di chi sia l'inadempiente proprietario del terreno: che siano dei privati o il comune non ha nessuna importanza, quel che importa è che quel territorio riprendi a vivere, e in questa sua opera il taciturno e solitario Elzéard (contrapposto al narratore, unico personaggio parlante, in originale interpretato da Philippe Noiret) trova la sua Felicità, con la quale riesce a non farsi distrarre da tutte le brutture di questo mondo, come le disastrose guerre mondiali.
Capolavoro di Animazione, visivamente magnifico e poetico. Vinse l'oscar per il miglior corto animato, nel 1988.
Vivamente consigliato!
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