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Le monachine

Regia di Luciano Salce vedi scheda film

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La recensione su Le monachine

di mm40
4 stelle

Perché questa commedia del primo Salce, situata cronologicamente poco dopo i grandi successi de Il federale e La voglia matta (con il quale condivide la protagonista, Catherine Spaak), è finita nel dimenticatoio così in fretta? Difficile a dirsi, ma il discorso potrebbe quantomeno ampliarsi in riferimento a tutta la parte iniziale della carriera del futuro regista di Fantozzi: a mezzo secolo dalla loro uscita, per esempio, i primi lungometraggi girati da Salce in Brasile risultano assolutamente introvabili in Italia – se non in lingua originale. E Le ore dell’amore, immediatamente successivo a questo Le monachine, e prodotto altrettanto dignitoso, risulta di difficilissima reperibilità. Così come l’appena precedente Le pillole di Ercole, che pure vanta Nino Manfredi nel cast. Qui, ne Le monachine, forse mancano grandi nomi di richiamo: al di là del divo Amedeo Nazzari e di una Didi Perego ancora agli inizi, in effetti, ci sono solo la giovanissima Spaak e ruoli marginali per la Koscina, Umberto D’Orsi, Alberto Bonucci, Lando Buzzanca. Ed il 'portafortuna' di Salce, Jimmy il Fenomeno, che compare brevemente come attrezzista su un set cinematografico. Ma la storia è in linea con la commedia all’italiana che in quegli anni spopolava e la sceneggiatura di Castellano e Pipolo non ha nulla da invidiare a quella – similmente ‘on the road’, con analogo lieto fine e pacificazione fra gli iniziali nemici-rivali – de Il Federale, peraltro sempre opera degli stessi due sceneggiatori. Oltrettutto qui Salce può vantare la colonna sonora di Ennio Morricone, nome ancora non molto noto negli ambienti del cinema e fortemente voluto dal regista, nonchè un collaboratore prezioso come Erico Menczer (I soliti ignoti, per dire un titolo) alla fotografia. La frivolezza – nell’accezione più neutra – di questa pellicola (la caratterizzazione stilizzata, le situazioni comiche talvolta un po’ stereotipate) può costituirne un limite, ma è appunto entro i limiti di questa confezione di commedia leggera che Le monachine pare essere un lavoro del tutto compiuto. 5/10.

Sulla trama

Una linea aerea passa sopra a un pacifico convento, compromettendo la quiete del luogo e anche l’integrità di un affresco del Trecento. Due monache partono così per Roma decise a convincere l’ingegnere da cui dipende il percorso dei jet a far modificare la rotta. Ma un cambio di percorso costerebbe caro in termini di carburante: l’accordo sembra impossibile.

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