Espandi menu
cerca
Limitless

Regia di Neil Burger vedi scheda film

Recensioni

L'autore

rflannery

rflannery

Iscritto dal 16 agosto 2018 Vai al suo profilo
  • Seguaci -
  • Post -
  • Recensioni 119
  • Playlist -
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Limitless

di rflannery
5 stelle

Thriller psicologico dai tanti colpi di scena ma anche dalle tante, troppe svolte incongruenti. Lo dirige Neil Burger che sconta, come già nel suo lavoro precedente, l'anonimo The Illusionist, una certa approssimazione nel condurre la vicenda. L'idea è quello del doping applicato non allo sport, ma nella vita di tutti i giorni: così Eddie Morra, da scrittore senza prospettive diventa uomo di successo, finanziere di fama mondiale, playboy irresistibile. Tutto per una pillola “magica”.Troppo facile? Sì, anche perché la svolta con cui Eddie incontra l'occasione della vita è telefonatissima e poco verosimile così come è troppo accelerata la sua scalata al successo. Errore di Burger e della sceneggiatrice Leslie Dixon (più a suo agio con le commedie: da Mrs Doubtfire a Lo spaccacuori) che ha ridotto per lo schermo il racconto di Alan Glynn. Troppe accelerazioni e troppo repentina la consapevolezza del protagonista rispetto al suo dono, quando invece sarebbe stato più interessante narrativamente (e anche più realistica) una presa di coscienza nel tempo. L'effetto è straniante: come se Tobey Maguire in Spiderman, dopo essere stato punto dal ragno, avesse preso subito a pugni Goblin, prima ancora di tornare a casa dai nonni. E questo voler dire troppo e troppo in fretta, fa perdere i pezzi per strada: il personaggio di Lindy (interpretato dalla bellissima Abbie Cornish) è presente a sprazzi e non è mai efficace. Anzi è al centro di un inseguimento quanto meno curioso e folle per come si conclude; le stesse figure della ex moglie e dell'ex cognato del protagonista sono solo accennate. Soprattutto – ed è questo il vero problema del film – si accumulano situazioni su situazioni, svolte su svolte col risultato di non chiudere con coerenza nemmeno una. Così, il film che poteva essere un onesto scontro per il Potere con da un lato Eddie/Bradley Cooper e dall'altro il magnate Carl Van Loon/Robert De Niro, si perde nelle pieghe di una vicenda periferica in cui è coinvolto uno sgherro del quartiere; si trasforma poi in un thriller paranoico con al centro l'inseguimento di cui sopra e, a un certo punto, imbocca anche la strada del thriller processuale; non diventa compiutamente né una storia d'amore e nemmeno una vicenda morale sull'ambiguità di un personaggio condannato al successo ma sempre più isolato. Non è niente di tutto questo perché Limitless è tutto questo e di più. ,Gli spunti e gli aspetti positivi però non mancano: Cooper è bravo in un ruolo non facile e segnato dalla contraddizione; la tensione, soprattutto quando Eddie se la deve vedere con gli effetti collaterali della pastiglia, non è da buttare via. Ma troppo è fuori fuoco: Robert De Niro gigioneggia in un ruolo praticamente non scritto; le sequenze di delirio in soggettiva sono assai risapute e deboli visivamente. Di conseguenza, al di là di qualche singola scena e di un riferimento, davvero inquietante e profetico, alla Libia,Limitless non è un film difficile da seguire. Non è lento e non manca di parecchi colpi di scena. Ma sono colpi di scena vuoti e autoreferenziali e il montaggio, a tratti frenetico, catturerà pure l'attenzione così come le inquadrature sghembe che rendono la visione distorta di Eddie drogato dal farmaco. Ma sono tentativi aleatori, che non compensano una piattezza di regia e una mancanza di vere invenzioni in sede di scrittura. In poche parole: si poteva fare meglio, magari raccontando una storia, una sola e non disperdendo forze e attenzioni in cinque diversi tronconi.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati