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Limitless

Regia di Neil Burger vedi scheda film

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Paul Hackett

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La recensione su Limitless

di Paul Hackett
4 stelle

Eddie Morra, aspirante scrittore fallito, riesce ad arginare la propria deriva esistenziale grazie ad un nuovo e misterioso farmaco chiamato NZT che permette di utilizzare il 100% delle proprie facoltà cerebrali. Rimessa in carreggiata la propria vita, Eddie sfrutterà le sue inedite e straordinarie capacità per diventare un genio della finanza, ma scoprirà sulla sua pelle che l'NZT è una vera e propria droga, con tutti i problemi di dipendenza connessi, mentre un misterioso sconosciuto comincerà a dargli la caccia con intenzioni assai poco rassicuranti. Tratto da un romanzo dello scrittore irlandese Alan Glynn ("The Dark Fields", del 2001, frettolosamente pubblicato in Italia nel 2011 in seguito all'uscita del film, come spesso accade nel nostro paese), "Limitless" è un indecifrabile ed irritante thriller di fantascienza, vagamente sulla scia di "Strange Days", ovviamente al netto delle tensioni millenariste della pellicola di Kathryn Bigelow: indecifrabile, perché non si capisce bene quale sia la morale di fondo del film ed irritante perché fa francamente rabbia vedere sprecato uno spunto tutto sommato intrigante in una maniera così banale, all'insegna dell'americanata più pacchiana. Già, perché se voi foste degli aspiranti scrittori e le vostre capacità mentali si estendessero al massimo, come le sfruttereste? Io proverei a scrivere cose degne di entrare nella storia della letteratura, inseguirei la conoscenza assoluta, m'interrogherei sul significato dell'esistenza, elaborerei il modo migliore per campare gradevolmente senza troppa pena e fatica e, in definitiva, cercherei di fare le cose che mi fanno stare bene e che mi rendono felice. Eddie Morra, invece, risolve il dilemma che ho appena posto nella maniera più prosaica ed "americana" che si possa immaginare: consegnato frettolosamente un romanzo completato in pochi giorni ed archiviate così le velleità letterarie, si rivolge immediatamente alle cose che contano davvero per il sistema di valori yankee... i soldi, la bella vita, il potere. E così assistiamo attoniti alla celebrazione del carrierismo più sfrenato e alla trasformazione di un film di fantascienza in una specie di palloso "Wall street". Peccato di nuovo, perché oltre ad uno spunto interessante, "Limitless" può contare sulle belle immagini e sulle soluzioni visive, spesso affascinanti anche se fin troppo leziose (e tutto sommato "gratuite"), del regista Neil Burger. Cast non troppo convincente: Bradley Cooper (anche produttore esecutivo e direi che si vede, a giudicare dai tanti primi piani ipersaturi, all'evidente scopo di esaltare l'azzurro dei suoi occhi) non mi ha mai detto nulla, mentre Robert De Niro è a dir poco fuori ruolo e il resto dei comprimari non brilla per particolare carisma. Voto mediocre.

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