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Lo Hobbit: La desolazione di Smaug

Regia di Peter Jackson vedi scheda film

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La recensione su Lo Hobbit: La desolazione di Smaug

di zombi
8 stelle

d'accordo sul fatto che con la trilogia dell'anello abbia non tanto a che fare(daltronde anche il libro è abissalmente diverso), però è indubbio il senso di meraviglia che mi ha pervaso nei 160 minuti di film, anche se non tutti necessari, siamo d'accordissimo per carità, e con personaggi come tauriel che qui sono stati presentati e mi hanno lasciato un pò perpli(uh perdon un'abbreviazione....)perplesso! grazie a quei scomodi occhialetti di plastica peter jackson, nuovo genio del male del kolossal per tutti e sempre di più, ha stuzzicato il bambinello sopito dentro di mmea e porca miseriaccia ha vinto. ha vinto perchè comunque anche se verso la fine mi spostavo troppo spesso sul seggiolone del cinemazzo(dico venti minuti merdosi di pubblicità uci maledetto.... sto menando il pugno a maledirlo), non c'è niente che mi avrebbe fatto desistere dall'andarlo a vedere(l'anno scorso manco la neve m'ha fatto stare a casa a me e alla mia c3picasso bitter lemon)e per dirindindina ho fatto proprio bene. jackson è un furbacchione, e di mano in mano che mette su anni e perde peso lo diventa sempre di più, e sa che l'action paga comunque ed è indiscutibile che una lunga scena come quella nelle rapide del fiume coi nani nei barili, e gli orchi che corrono loro dietro sulle rive è divertente e spettacolare come una montagna russa ma NON assolutamente gratuita. i rimandi a quello che verrà nella trilogia dell'anello sono messi nei posti giusti e disseminati parsimoniosamente e tutte le volte che si pensa all'orrore che verrà scorre un brivido di commozione. gandalf è sempre un gran personaggio e mckellen è colui che vuoi vedere al tuo fianco. i nani sono una bella compagnia variopinta che per ovvi motivi non possono essere protagonisti come thorin, ma il loro spazio piccolo e non tanto piccolo che sia ce l'hanno e non si fanno sentire come figurine di passaggio spostate a mano da un fotogramma all'altro. bilbo-martin freeman mi piace perchè nonostante quel furbacchione di jackson non voglia eccedere nello spremere cambiamenti troppo repentini nel suo personaggio è comunque colui che da il titolo al film. una cosa che ho notato in questi due film è un certo raffreddamento nella ricerca del sentimento tra i personaggi. il ritorno di legolas(personaggio da me poco amato anche nella trilogia precedente)non mi ha scosso particolarmente così come del resto, torno a ripetere il personaggio inventato di sana pianta di tauriel, interpretato dalla quella elfa per nascita(e beltade)della lilly, faccia che fatica a sfondare. certo questo è il suo film di presentazione e bisogna vedere come evolverà il rapporto con (kili o fili?... chi si ricorda!)il nano ferito dal dardo avvelenato dell'orco che l'ha colpito ad una gamba. non male poi il drago smaug. luca ward è bravo, ma dicono meraviglie di cuberbatch. gli occhialetti e l'ottimo 3d(anche se a volte sbavava, ma forse era lo schermo)hanno il merito di dare quel surplus ad un mondo che anche se sappiamo non essere esistito, per due ore e mezza abbondanti ce ne dimentichiamo totalmente. che esistessero draghi parlanti, intelligenti e avidi di oro e tesori non è assolutamente messo in discussione e anzi mi rallegro del fatto che quei tempi non ci siano più. e soprattutto la presentazione di sauron, del male che sta bollendo e si sta preparando a marciare, degli elfi interessati solo alle loro terre e a proteggere i loro confini, quando una volta ripresentatosi il male, non ci saranno più confini a reggere. lo stesso desiderio dei nani di ritornare in possesso di ciò che un tempo era loro, è tangibile, attraverso quelle stupefacenti scenografie, quelle città sotterranee scavate nella montagna così magniloquenti e così decadute. c'è il senso dello splendore perduto di un popolo e della loro cultura, come un archeologo jackson ha avuto il merito di farci credere in qualcosa che non c'è mai stato. e quindi poco importa se nel suo troppo cercare, alla fine qualcosa gli sfugge di mano. credo che alla fine glielo si possa proprio perdonare. buona meraviglia a tutti.

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