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Melancholia

Regia di Lars von Trier vedi scheda film

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La recensione su Melancholia

di billykwan
6 stelle

Melancholia è una pellicola che apre a molti interrogativi. Il primo, istintivo, all’uscita del cinema può essere "cosa mi ha spinto a vederlo?” e, di seguito, “ne è valsa la pena?”. E’ un film di difficile comprensione, quello di Von Trier, diviso in due capitoli, dedicati rispettivamente a Justine e Claire, due sorelle profondamente diverse. Il matrimonio di Justine, forse, rappresenta la messa in scena di una solitudine interiore che accompagnano un’esistenza incompresa (il percorso registico di Von Trier?). L’attesa di Claire, il tentativo di proteggere i propri affetti si infrangono in un mondo che si dissolve. Perché sull’umanità grava la minaccia di Melancholia, un pianeta in rotta di collisione con la terra. Gli ultimi giorni del pianeta attraverso lo sguardo e le sensazioni della donna, perché l’uomo di Von Trier è relegato in una dimensione meschina ed egoistica. Forse non c’è nulla da capire in questo film, forse bisogna soltanto lasciarsi andare alle immagini solenni che ci regala Von Trier, con la natura che cerca di avvinghiare la corsa di Justine, o con la stessa Justine che attende, nuda, l’arrivo del pianeta, azzurrata dalla luce di Melancholia. Sì, è valso la pena vederlo, perché, tra i tanti dubbi, è forte la sensazione che quello di Von Trier sia Cinema.    

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