Espandi menu
cerca
Agathe Cléry

Regia di Etienne Chatiliez vedi scheda film

Recensioni

L'autore

bradipo68

bradipo68

Iscritto dal 1 settembre 2005 Vai al suo profilo
  • Seguaci 265
  • Post 30
  • Recensioni 4749
  • Playlist 174
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Agathe Cléry

di bradipo68
6 stelle

Pare che possa succedere veramente che i malati di morbo di Addison possano subire un drastico cambiamento del colore della pelle che da chiara può arrivare a diventare molto scura.Ed è veramente successa questa cosa ,pare a una sudafricana bianca che ritrovandosi nera in una nazione non propriamente per neri ne abbia subito pesanti conseguenze.

L’ultimo film di Etienne Chatillez,autore di film piccoli e deliziosi è una commedia musicale piacevolmente fuori del tempo(insomma uno di quei film una volta molto più comuni in cui gli attori mentre parlano cominciano a cantare e ballare),inserita su questo canovaccio abbastanza semplice.

La protagonista,una brava Valerie Lemercier,donna in carriera e anche razzista per incantesimo,malattia o contrappasso dantesco si trova trasformata in nera.Praticamente dall’altra parte della barricata ,quella da lei sempre aborrita ed evitata come la peste.E ne soffre tutte le conseguenze ,prima psicologiche e poi più concrete.Perdita del compagno di vita,del lavoro,rischio di perdere l’appartamento in cui abita,il mondo a rotoli.

Ma è una commedia,musicalsentimentale per giunta ,e quindi tutti colori saranno giusti .

Lo spunto non è inedito e qui viene usato abbastanza all’acqua di rose per imbastire una sorta di ronda amorosa degli equivoci.La storia è la stessa narrata nel film di Melvin Van Peebles L’uomo caffelatte(Watermelon man) in cui il protagonista(stavolta maschio) si svegliava una mattina e scopriva di essere diventato negro.Nel film di Van Peebles il tono era sarcastico,la vicenda kafkiana  serviva per far passare un messaggio politico  a differenza che nel film di Chatillez in cui il razzismo e l’antirazzismo di cui si parla sono poco più di una barzelletta fuori tempo massimo.

Il regista francese nella sua carriera ha fatto di meglio ma onore al coraggio di osare in un genere poco commerciale come la commedia musicale.Quello che colpisce di questo film come in quasi tutti i film francesi è comunque la qualità della confezione nettamente superiore alla media.E che in questo caso è di molto superiore anche alle coreografie e ai numeri musicali che raramente colpiscono.

L’unico numero musicale che colpisce è il ballo selvaggio in discoteca della Lemercier,nera,sulle note di Tainted Love dei Soft Cell….

Su Etienne Chatiliez

regia di solido mestiere

Su Valérie Lemercier

brava e simpatica

Su Anthony Kavanagh

insomma

Su Dominique Lavanant

non male

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati