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Un poliziotto da happy hour

Regia di John Michael McDonagh vedi scheda film

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Stuntman Miglio

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La recensione su Un poliziotto da happy hour

di Stuntman Miglio
8 stelle

"Anch'io vorrei farmi una famiglia un giorno ma ubriacarmi e andare a puttane mi prende troppo tempo."

"Appropriato? Se vuoi qualcosa di appropriato, vattene a fare in culo in America da Barack Obama!"


"Ma gli spacciatori non sono tutti negri e messicani?? ... Sono irlandese, il razzismo fa parte della mia cultura."

Mammasantissima, che ridere! Era da tempo che non mi divertivo così guardando un film e di questo devo rendere grazie all'esordio di John Michael McDonagh. Un gioiellino politicamente scorretto che, nonostante un pessimo (sotto)titolo italiano ed un'ancor più indegna distribuzione, è riuscito a conquistarmi sin dalle prime sequenze. Un poliziesco sui generis, di provincia, irlandese come pochi hanno saputo esserlo in passato pur prendendosi maggiormente sul serio. Una guardia, uno sceriffo di periferia dedito al vizio e dai modi spiccioli, che non conosce mezze misure e va dritto al sodo. Sempre e comunque. Un protagonista scomodo, ingombrante, che si tirova improvvisamente alle prese con omicidi, FBI e narcotraffico. Una bomba ad orologeria che sa intrattenere, divertire e commuovere allo stesso tempo, un esempio di script inappuntabile: denso, vario, ironico, citazionista. Un saggio di recitazione ad opera di quel monumento vivente che è Brendan Gleeson. Incontenibile, inarrestabile, adorabile. Un film entusiasmante, ebbro di Guinness e whiskey, popolato di personaggi eccentrici e sopra le righe che impallidiscono al cospetto del suo mattatore incontrastato. Un lungometraggio che rinuncia al virtuosismo registico affidandosi a facce, luoghi e situazioni che parlano da sé, per i quali basta una semplice camera fissa. E poi ancora presenze di lusso come quelle di Don Cheadle e Mark Strong, il toccante apporto di Fionnula Flanagan, quella resa dei conti finale dal sapore western e quei titoli di testa e coda così squisitamente esagerati. Cinema indipendente europeo: pochi soldi, tante idee e la certezza che dalla famiglia McDonagh ne vedremo ancora delle belle.

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