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Midnight in Paris

Regia di Woody Allen vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Midnight in Paris

di AndrewTelevision01
8 stelle

Che Woody Allen sia un regista estremamente intelligente oramai si sa, e questo film, dopo molti vari che lo hanno fatto conoscere a livello mondiale, vuol dare una possibilità al proprio protagonista nel riconoscere i suoi errori. Innamorato del jazz, Allen inserisce nella colonna sonora vari assoli di sassofono, e grazie al suo compositore, Stephane Wrembel, rilascia una delle migliori esibizioni di sempre. La narrazione é incentrata sulla vicenda di Gil (Owen Wilson), uno sceneggiatore parecchio conosciuto che, durante una vacanza a Parigi con la famiglia, cerca di trovare ispirazione per la costruzione del suo nuovo romanzo. Assieme alla sua ragazza, Inez (Rachel McAdams), si imbattono con due amici di vecchia data, John e Helen (Kurt Filler e Mimi Kennedy), quali sfottono la filosofia di Gil, deviando ogni suo singolo discorso (di mezzo, ci si mette pure Inez... Che bella l'amicizia..). Durante una passeggiata notturna, dopo aver accettato un passaggio in una macchina d'epoca, Gil si ritrova catapultato nella Parigi degli anni 20', che tanto adorava ammirare durante le chiacchierate con gli "amici". Incontra lo scrittore Scott Fitzgerald (Tom Hiddleston) con la moglie Zelda (Alison Pillola), il compositore Cole Porter (Yves Heck), ma soprattutto Hemingway (Corey Stoll), col quale ha intenzione di discutere riguardo il romanzo. Nonostante lo sfottò di Hemingway riguardo la sua finta saggezza nel realizzare un romanzo, quest'ultimo gli da qualche dritta per rendere vero un romanzo. Durante la notte, Gil ha l'onore di incontrare e visionare Pablo Picasso (Marcial Di Fonzo Bo) realizzare un'opera. La mattina seguente, Gil si sveglia e torna al presente. Desideroso di tornare indietro nel tempo, Gil passa le notti ad accettare passaggi da sconosciuti: al momento desidera di entrare nell'età dell'oro e proprio la notte seguente, Gil si innamora di Adriana (Marion Cotillard), compagna di Picasso e Amedeo Modigliani. Passa il tempo e Gil e Adriana sono completi e sembra andare tutto bene, ma dopo aver constatato di aver incertezze sul loro futuro, Adriana decide di lasciar perdere l'amore che aveva in serbo per Gil. Tornato nel presente, egli si ritrova nel dover realizzare di essere solo, visto che é stato appena lasciato da Inez e, camminando verso il fiume Senna, si ritrova a discutere con Gabrielle (Léa Seydoux), una ragazza conosciuta al mercato delle pulci, con la quale ha subito dei punti di riferimento.

Uno dei migliori film di Allen. 4 nomination agli Oscar, tra cui uno vinto (migliore sceneggiatura originale) nel 2012, esso si può considerare un'opera d'arte vivente, che rilascia all'interno delle sue sponde dei significati molto profondi, metafore che, riportate dal protagonista stesso, rendono realistico il procedimento dei dialoghi della trama, perfetti di loro. Il film scorre in una maniera così fluida, che mi compiaccio veramente, perché nonostante la durata, riesce a rendere interessante il contesto filosofico che Allen é intento a farti  vedere e immaginare. Owen Wilson é favolosamente perspicace: perfetto per la parte dell'uomo solitario, che viene purtroppo sfottuto per il suo modo di pensare, di esprimersi, di dialogare; un genio incompreso, insomma. Notiamo che nel film é presente la cantante e attrice Carla Bruni, quale interpreta la guida del museo, che il protagonista é solito a visitare. La McWilliams ha realizzato un ottimo lavoro: é un personaggio volutamente irritante, che distrugge moralmente l'intelletto del protagonista e il più delle volte lo sconvolge. L'interpretazione dei personaggi secondari, che rispecchiano i volti più noti dell'arte francese e non, danno spessore al film di quanto già non ne avesse e l'intelligenza di Allen nell'espandere le discussioni filosofiche del protagonista con gli artisti, dilaga nelle sue enormità e affonda in un mare di dolcezza e poesia.

Arte é quella che Allen propone al cinema e, se talvolta é stata ignorata e/o disprezzata, essa rimane tale per la sua creatività e voglia di riempire le sale del cinema di reale illuminazione. 

8½.

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