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Offside

Regia di Jafar Panahi vedi scheda film

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La recensione su Offside

di supadany
7 stelle

Sicuramente non il migliore film di Jafar Panahi, ma possiede comunque una sua grande forza comunicativa e l’importanza del messaggio traspare nitidamente, e sotto diverse forme, in tutti i frangenti di questa piccola storia improntata sul desiderio di condivisione di una festa (e della vita stessa) che dovrebbe accumunare tutto il popolo iraniano.

Anno 2006, a Teheran sta per aver luogo un match calcistico assai sentito che potrebbe consentire alla nazionale iraniana di partecipare al suo terzo mondiale di calcio.

Alle donne è vietato l’ingresso, per cui molte appassionate cercano di entrare allo stadio camuffandosi.

Alcune vengono prese e messe in un angolo all’esterno sotto il controllo delle guardie per poi essere trasferite in caserma dopo il fischio finale.

Ma intanto vivono a modo loro la partita, d’altronde a pochi metri di distanza centomila persone stanno tifando per la squadra orgoglio di tutto il popolo.

 

 

Quasi un documentario, lo stile è gentile, i toni nella più assoluta (a)normalità diventano a tratti quasi grotteschi, mentre il passo è sempre deciso fin dalle prime battute, pur mutando più volte pelle.

Il pericolo di essere scoperte e punite, non ferma le ragazze, così fin da subito si assiste agli stratagemmi da loro architettati per vedere una semplice partita di calcio e si respira il pericolo, ma anche la volontà di non rinunciare all’evento.

Poi arriva una lunga parte centrale, quella dove sono tenute subito al di fuori degli spalti, fatta di tante piccole azioni, dialoghi tra le ragazze (che non rinunciano al loro “sogno”) ed i soldati che pur non capendo bene il loro compito non possono che svolgerlo.

Infine arriva quasi come una liberazione, la festa che accomuna finalmente tutti, donne e uomini, un inno alla libertà che coinvolge tutti in maniera davvero trascinante.

E’ innegabile l’abilità del regista nel trattare le restrizioni alla libertà che le donne iraniane subiscono quotidianamente utilizzando metodi comunicativi che nella loro estrema semplicità sanno colpire nel segno.

Un crescendo in continua mutazione che offre una fotografia esaustiva su di una situazione che ai nostri occhi pare davvero appartenere ad un altro mondo.

Per questi motivi rimane un film da vedere, un messaggio scolpito con le giuste mosse che non può lasciare indifferenti.

Coraggioso ed intelligente.

 

Jafar Panahi

Sempre lucido, assai intelligente nell'esposizione, determinato a far emergere il suo messaggio.

Il suo obiettivo è pienamente conseguito.

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