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A Dangerous Method

Regia di David Cronenberg vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su A Dangerous Method

di ed wood
8 stelle

Operazione rischiosissima, questa di Cronenberg. Confrontarsi coi padri della psico-analisi e farne combaciare le rivoluzionarie intuizioni con la propria, ormai consolidata eppur sempre inafferrabile, poetica cinematografica era un azzardo. Si può dire che il grande autore canadese l'abbia spuntata, in qualche modo. Certo, "A Dangerous Method" non ha l'armonia conchiusa e la lucidità delle sue splendide opere precedenti (Spider, History, Promises) e il motivo va senza dubbio riscontrato nell'ambiziosa sceneggiatura. Tanti, troppi nodi tematici da sciogliere: in particolare, la questione ebraica (evocata in una potente immagine apocalittica da un sogno di Jung, in cui vede scorrere sopra le Alpi "il sangue dell'Europa") e la componente metafisica della dottrina jung-iana non attecchiscono, non trovano cioè spazio in un terreno già seminato, fecondato e coltivato nella prima parte del film, la migliore. L'impulso e la ragione; la mutazione della psiche, del pensiero, del desiderio scaturita dall'interazione fra menti e corpi; il ruolo disgregatore del sesso; il "doppio" e la nemesi, con le rispettive parti che vengono a confondersi ed a ricombinarsi: queste tematiche, onnipresenti in diverse vesti nel cinema di Cronenberg (horror, SF, melodramma, noir), si ritrovano declinate con sagacia ed intelligenza in questo stimolante incorcio fra saggio psico-filosofico e perversa love-story. Il principale referente di "A Dangerous Method" nella carriera del regista è chiaramente il classico "Inseparabili", il suo primo post-horror, di cui la torbida triangolazione Jung-Sabina-Freud è una riuscita ed articolata parafrasi. L'avesse diretto un altro regista, sarebbe uscito un pasticcio. Gli interpreti sono tutti stupefacenti: lascia il segno il cammeo di Cassel, ma ovviamente la performance più intensa e memorabile resta quella della Knightley, in una parte difficilissima, in cui riesce a sfogare tutte le sue straordinarie capacità mimetiche.

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