La recensione su Super 8

di Immorale

6 stelle

carinerie vintage.

La petulante Lucy chiede a Charlie Brown in una famosa striscia: “Mi trovi bella ?” e lui, un po’ intimorito, “Beh, dovrai ammettere che non sei quella che potrebbe definirsi una bellezza sconvolgente..”. “Lo so” – risponde lei, “mi basterebbe essere di una carineria sconvolgente..”

Ecco, questo film è carino, ma non sconvolge. L’idea di base del regista (J.J. Abrams) e del co-produttore (Steven Spielberg) affonda le radici nella nostalgia del tempo (cinematografico) che fu, riproponendo memorabilia anni 80 di lavori famosi e un’atmosfera avventurosa palpabile in ogni sequenza girata. Quindi si prende come base un pizzico di “Goonies” ed “E.T” e li si ibrida con il più recente “Cloverfield”, con qualche spruzzata di “Lost” tanto per gradire e tenendo George Romero come nume tutelare. Il risultato di tali fatiche è un filmetto per un target adolescenziale, inteso in senso anagrafico o pascoliniano; l’unico problema è che i primi non hanno vissuto il periodo di riferimento e si stupiscono dell’assenza di ausili elettronici (“Ma come facevate senza cellulari e computer ?”, mi dice spesso mia figlia), mentre i secondi (tra i quali mi annovero) hanno visto di meglio. Molto di meglio. Ciò non toglie che la pellicola scorra con leggerezza, con momenti piacevoli ed un ritmo forsennato, agevolato da riprese dinamiche e da effetti speciali roboanti, a volte anche esagerati (la sequenza dell’incidente ferroviario, per esempio, è si spettacolare ma impropriamente dilatata nel suo eccessivo vigore cinetico). A volte mi è parso anche di cogliere un veloce effetto “Fish Eye” nelle veloci riprese, non so quanto voluto. La mano di Abrams è quindi sufficientemente capace nel tenere le briglie di un racconto comunque molto lineare e nel dirigere un cast compìto ma non stellare, esaltandosi in alcuni casi (come nella pregevole resa delle “sparizioni” degli abitanti della cittadina) ma non proponendo (quasi) mai guizzi significativi, fatta eccezione per i divertenti titoli di coda che consiglio a tutti di non perdere.