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Pina

Regia di Wim Wenders vedi scheda film

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La recensione su Pina

di steno79
8 stelle

Ho visto "Pina" con grande curiosità, dopo averne letto segnalazioni entusiastiche da parte di firme prestigiose come Morandini, che gli assegna le 5 stelle, per lui rarissime, del capolavoro (nel suo dizionario viene definito "un'esperienza abbacinante", "un 3D superiore a quello di Avatar"). Il film di Wenders è un omaggio sincero all'arte di Pina Bausch, senz'altro una delle maggiori coreografe della nostra epoca, scomparsa improvvisamente a causa di un tumore poco prima che iniziassero le riprese. Purtroppo non ho potuto vederlo in 3D e godere dell'effetto tridimensionale applicato alla danza, ma spero di riuscire a rimediare quanto prima sullo schermo di una sala cinematografica, magari in qualche retrospettiva dedicata al cinema di Wenders. Credo che il regista, da un punto di vista prettamente spettacolare, abbia fatto un ottimo lavoro nel valorizzare le coreografie della Bausch, tratte principalmente da quattro opere ("La sagra della primavera", "Café Muller", "Vollmond" e "Kontacthoff"), con suggestivi sfondi scenografici, talvolta ripresi in esterni reali nella città di Wuppertal, sinuosi movimenti di macchina e un montaggio che asseconda con efficacia le cadenze ritmiche della danza. Tuttavia, il documentario sembra rivolto soprattutto a chi già conosce il lavoro della coreografa tedesca, mentre gli spettatori che risultino ignoranti in materia potrebbero avere un pò di difficoltà a comprendere il senso di questo TeatroDanza, poichè Wenders ha scelto di non spiegare nulla e di privilegiare frammenti delle singole opere, il cui significato rimane misterioso per chi, come me, non abbia mai visto o sentito nulla, in precedenza, riguardo alla Bausch. Anche le interviste ai ballerini che lavorarono con la coreografa sono più legate a ricordi personali ed impressioni soggettive che non ad una volontà esplicativa di alcun genere, che però, a mio parere, in questo caso non avrebbe nuociuto al film. Resta una gioia per gli occhi ed un tributo appassionato ad un'artista fortemente innovativa nel settore della danza moderna.
voto 8/10

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