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The Amazing Spider-Man

Regia di Marc Webb vedi scheda film

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CarloMacchiavello

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La recensione su The Amazing Spider-Man

di CarloMacchiavello
7 stelle

Un regista che fa Webb di cognome, un attore come Garfield che riesce a non far pensare ad un altro fumetto, ma entra dentro al personaggio e da a Peter quello spessore necessario per sfondare la terza parete del fumetto.

Nonostante essendo il teorico ennesimo reboot, non vedo così critica la situazione, non comprendo come tutti siano molto critici verso il regista e verso l'attore. Premetto che sono vicino alla cinquantina, e sono cresciuto con l'uomo ragno di Steve Ditko, vidi i primi finti film dell'uomo ragno degli anni 70 (serie tv americana low cost distribuita in europa accoppiando gli episodi due alla volta creando i film : L'uomo ragno, l'uomo ragno colpisce ancora, l'uomo ragno contro il drago verde), e come bimbo per l'epoca ero già contento, quando poi Raimi (mio regista feticcio per l'horror insieme a Carpenter e Cronemberg) fece il primo Spiderman fui felice, quando dopo qualche iterazione le cose cambiarono, beh ... il mondo cambia.

Webb ha affrontato un reboot dopo pochi anni, l'eredità di un nome come Raimi che non è poco, lo sceneggiatore ha deciso di affrontare una fase antecedente alle origini per introdurre ulteriori elementi (già presenti nel fumetto) come i genitori di Peter e altri elementi che porteranno alla formazione del carattere del personaggio.

Sono dell'idea che ogni film va visto e compreso per il periodo in cui esce, per cui uno spiderman oggi DEVE essere moderno e smart, i pensieri sono diversi da quelli anni 70, Garfield riesce a rendere bene sia le difficoltà d'integrazione, ma allo stesso tempo essere abbastanza scienziato nerd per poter creare le tele e tutto il resto, e in tanti altri film dimostra la maturità d'attore.

Gli effetti visivi sono all'altezza della situazione e permettono di credere che un lucertolone di 3 metri possa combattere in una scuola e allo stesso tempo c'è abbastanza acrobazia fisica (prove di mesi dell'attore e degli stuntman) per rendere umano il ragno.

Entrando al cinema ho resettato l'età a quel 17enne che è dentro di me e mi ricorda che quella è l'età massima dello spettatore di Spiderman e mi complimento per il lavoro fatto dal tutto il gruppo.

 

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