Regia di Rob Reiner vedi scheda film
Misery non deve morire (1990): James Caan
Misery non deve morire (1990): Kathy Bates
Misery non deve morire (1990): James Caan, Kathy Bates
Film basato sul romanzo di Stephen King, ed è una rappresentazione della dipendenza attraverso il personaggio di Annie, un'ammiratrice con problemi mentali, e critica la pressione degli ammiratori sugli artisti, mostrandoci come possa diventare gioniero della sua stessa creazione e del proprio pubblico. La vicenda di Paul, lo scrittore tenuto prigioniero da Annie, illustra la lotta per la vita, mentre la sua voglia di sopravvivenza si manifesta nella manipolazione e nell'ingegno per sfuggire al controllo di Annie che lo tiene prigioniero. La regia Reiner è determinante nel creare un'atmosfera claustrofobica e opprimente. La maggior parte della storia si svolge all'interno della casa di Annie, e Reiner sfrutta gli spazi ristretti e l'isolamento per aumentare il senso di prigionia e terrore. La sua regia ha un ritmo serrato, soprattutto nelle scene di violenza e lotta, alternando inquadrature ravvicinate sui volti tesi dei protagonisti a piani più ampi che mostrano la loro impotenza e la maestosità della minaccia rappresentata da Annie. William Goldman ha adattato il romanzo di Stephen King con grande fedeltà, mantenendo l'essenza della storia. La sceneggiatura si focalizza sulla spirale di terrore e dipendenza psicologica che lega Paul e Annie, dalla cattura iniziale alla lotta per la sopravvivenza, Goldman esplora le motivazioni e la psiche di entrambi i personaggi, soprattutto quella disturbata di Annie. La fotografia di Barry Sonnenfeld è cruciale per definire l'atmosfera del film. Le scene sono spesso dominate da luci e ombre, che enfatizzano l'oscurità e l'isolamento dell'ambiente, creando un senso di inquietudine costante. Sonnenfeld utilizza inquadrature che sottolineano la grandezza della casa di Annie e la sua natura labirintica, trasformandola in una prigione visiva per Paul. Le inquadrature si focalizzano molto sugli oggetti simbolici, come la macchina da scrivere, e sui dettagli fisici dei personaggi. Kathy Bates (che vinse l'Oscar per la parte), offre una interpretazione molto intensa della psicopatica Annie. Anche James Caan (Paul) è stato bravissimo nel ruolo del protagonista, che subisce torture psicologiche e fisiche. Film che è mi è piaciuto tantissimo, e la sua genialità sta nel rappresentare l'orrore che deriva dalla debolezze umane portate all'estremo, rendendolo un cult imperdibile per gli amanti del genere e per chi cerca un'esperienza cinematografica intensa e non convenzionale.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta