Regia di Simon Curtis vedi scheda film
E' noto che la lavorazione di Il principe e la ballerina (1957) non fu semplice. Il protagonista e regista Laurence Olivier mal sopportava i continui ritardi e quelle che venivano considerate le bizze da star di Marilyn Monroe. La verità era che l'attrice era tremendamente insicura, tormentata dal dubbio di non essere all'altezza dei suoi comprimari e oltretutto nel bel mezzo di una crisi matrimoniale con l'allora (terzo) marito Arthur Miller. La sua enorme fama le impediva anche di poter avere una vita di relazione serena. "Tutti non vedono altro che Marilyn Monroe. Non appena si rendono conto che io non sono lei scappano via", le fa dire - con una bellissima frase - lo sceneggiatore Adrian Hodges, adattando per lo schermo il libro autobiografico di Colin Clark, che allora giovanissimo fu uno degli assitenti alla regia durante la non facile lavorazione e riuscì a stabilire con l'essere umano Marilyn, non la diva, un bel rapporto di fiducia, seppur di breve durata. My week with Marilyn è un solido film, una commedia drammatico-sentimentale ben diretta e ben recitata. Michelle Williams ce la mette tutta nella missione impossibile di riportare in vita l'irripetibile magnetismo visivo che la vera Marilyn aveva sullo schermo, ma nel cast sono tutte da gustare anche le presenze di Judi Dench nel ruolo dell'attrice Sibyl Thorndike e di Zoë Wanamaker in quello dell'insegnante di recitazione Paula Strasberg. Il finale, per forza di cose dolce-amaro, ci ricorda che dopo la non facile trasferta inglese Marilyn tornò in America e il suo film successivo fu quel capolavoro assoluto della commedia brillante che è A qialcuno piace caldo. Voto: 7 e 1/2
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