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Marilyn

Regia di Simon Curtis vedi scheda film

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La recensione su Marilyn

di alan smithee
6 stelle

Nell'anno dei biopic ecco quello definitivo su Marilyn, grazie alla notevole interpretazione di una ormai lanciatissima Michelle Williams, finalmente sempre piu' attrice ecclettica e sensibile, sempre meno vedova di Heath Ledger.
Il film racconta una settimana di vita della star piu' famosa del mondo, quando, animata da ambiziosi propositi produttivi e da una voglia legittima di riscatto dalla figura frivola che aveva pervaso il suo personaggio, sbarca trionfalmente in Gran Bretagna per produrre ed interpretare la nuova opera del maestro Lawrence Olivier "Il principe e la ballerina".
Il tutto visto dallo sguardo contemporaneamente ammirato e contemplativo del giovane Colin Clark, rampollo di una ricca famiglia che, in cerca di un'attitudine da coltivare, sembro' trovarla inizialmente nella complessa macchina produttiva cinematografica. Divenuto uno degli assistenti di regia del grande attore, Clark ha modo di intuire presto la fragilita' e l'insicurezza di questa splendida donna, ben diversa nel suo intimo dalla ingenua e allegra biondona sexy che buca letteralmente lo schermo con la sua spumeggiante esuberanza. In realta' Marilyn e' una donna sola, afflitta da una tragica infanzia come figlia di nessuno, catapultata al vertice di uno star system che idolatra ma in fondo lascia solo con i propri dubbi, le proprie incertezze, l'individuale desiderio di apparire anche con la profondita' che appartiene ad ognuno di noi e che invece il personaggio pubblico ti cela dal resto del mondo perche' poco favorevole al mercato cinico e superficiale che ti rende fuori del comune.
Nasce dunque un tenero rapporto tra il giovane e la diva, in cui la celebre star si rifugia per ripararsi dalle tensioni della nuova avventura produttiva e soprattutto dalle intransigenze di un grande attore come Lawrence Olivier, desideroso di lavorare con una star così celebre per rinverdire quel successo che si presenta spesso cosi' effimero anche per chi e' davvero un numero uno.
My week with Marilyn si presenta meglio a raccontarlo che a vederlo. Lo stile del film, molto convenzionale ed ordinario, non va oltre i confini ben noti del biopic fatto con cura e diligenza, interpretato davvero bene da un cast importante e perfetto. Tuttavia una regia piu' disinvolta e innovativa avrebbe aggiunto parecchio ad una trama delicata e coinvolgente che pero' non riesce mai a spiccare il volo, a librarsi sicura nei cieli della piu' sincera ispirazione senza doversi necessariamente confrontare con le regole di una confezione impeccabile ma un po' senza anima.

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