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Amici, amanti e...

Regia di Ivan Reitman vedi scheda film

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La recensione su Amici, amanti e...

di marcopolo30
3 stelle

Modestissima commedia romantica che oltre a non prendere nessun rischio difetta per completo di comicità ed è poi ulteriormente zavorrata dalla presenza del pessimo Ashton Kutcher nel ruolo di protagonista.

Domanda numero 1: “E' possibile pensare di realizzare una commedia romantica e venir fuori con un film di ottima fattura?” Risposta: probabilmente sì. Domanda numero 2: “E' possibile fornire a detto progetto uno script che non prenda nessun rischio e tirar fuori dal tutto comunque un buon film?” Risposta: assai improbabile. Domanda numero 3: “Se a interpretare l'opera ipotizzata nella domanda numero due viene poi chiamato Ashton Kutcher, quante sono le possibilità che il prodotto finale risulti anche solo marginalmente potabile?” Risposta: assolutamente nessuna. Ecco, “Amici, amanti e...” è proprio questo, un insieme di situazioni trite e ritrite di quelle che Hollywood e sit-coms ci hanno già propinato mille volte nel corso dei decenni popolate da un'attrice straordinaria che non si sa bene perché abbia accettato di prender parte a tale progetto e da un attore talmente mediocre che -al contrario- avrà probabilmente dovuto far mercimonio del proprio corpo per ottenere tale parte. In ogni caso e a scanso di equivoci, le colpe maggiori per la creazione di cotanta ciofeca su celluloide non sono da imputare a Kutcher ma piuttosto al direttore dei lavori, quel Ivan Reitman che sebbene non si sia mai distinto per sana cattiveria, era stato comunque in grado nei lontani anni '80 di partorire opere quali “I gemelli”, “Pericolosamente insieme” e soprattutto “Ghostbusters”. Qui si limita invece a presentare due personaggi che dovrebbero attirare le simpatie del pubblico in un contesto penosamente risaputo e quel che è forse peggio li circonda poi di tutta una serie di personaggi secondari che oltre ad essere solo delle macchiette non strappano neanche un sorriso. Si pensi al padre di lui, alla sua ex, alla sua collega di lavoro o al medico che vorrebbe provarci con lei. Davvero tutto molto triste. Le sviolinate riservate al film dal critico di FilmTV (cito: “Ne esce una romcom che scansa il romanticismo come la peste, flirta col demenziale e mette in scena banalità con un ammirevole gusto per il bizzarro, trasformando un eterogeneo gruppo di attori nell’ennesima banda di “cazzari” di cui Reitman Sr. è maestro indiscusso”.) non fanno che confermare che quando Nanni Moretti prende per i fondelli i critici cinematografici e le loro seghe mentali merita davvero novanta minuti di applausi.

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