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I Tre Moschettieri

Regia di Paul Anderson vedi scheda film

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La recensione su I Tre Moschettieri

di supadany
4 stelle

I coniugi Anderson-Jovovich devono avere avuto le idee un po’ confuse durante la realizzazione di questo film, infatti si sono fatti decisamente prendere troppo la mano, va bene la fantasia più bizzarra (che in se avrei anche abbastanza apprezzato), ma qui non siamo più nei meandri di “Resident Evil” (peraltro anche lì stanno degenerando) e certe esasperazioni rischiano di risultare urticanti e poco funzionali alla causa.

I tre moschettieri Athos (Matthew Macfayden), Porthos (Ray Stevenson) e Aramis (Luke Evans) sono caduti in disgrazia dopo un’azione finita male per colpa dell’ingannevole Milady (Milla Jovovich).

Grazie all’arrivo di D’Artagnan (Logan Lerman) saranno chiamati a salvare la giovane Regina (Juno Temple) da una cospirazione architettata dal Cardinale Richelieu (Christoph Waltz) andando in fretta e furia in Gran Bretagna per sottrarre al Duca di Buckingham (Orlando Bloom) una preziosa collana.

Ecco un film che più si accende e più si spegne, infatti più i fuochi d’artificio si fanno onnipresenti più la costruzione vacilla e non mi riferisco ad innesti tecnologici imponenti come i vascelli volanti (che francamente posso dire di aver trovato fantasticamente “out of contest”), semmai alle tante incongruità e facilonerie varie (già all’inizio con la fuga subacquea ne abbiamo una prova lampante) che arrivano anche ad accavallarsi sulla scena.

Produzione sfarzosa, cast praticamente sterminato (tanto che per forza di cose molti vengono sacrificati anche se la distribuzione dei carichi è piuttosto equilibrata) e (troppa) voglia di stupire.

Se la storia segue canali consueti, avventurosi e quindi particolarmente dinamici, non si capiscono le evoluzioni a la “Matrix” della Jovovich (forzatura incredibile e inutile), in più se tutta la parte finale è fragorosa come doveva essere incute anche un po’ di timore per quello che accade subito dopo che ci promette un seguito con un ritorno non dico improbabile, ma proprio impossibile (a meno che ai tempi non esistessero pure paracaduti tascabili).

Film quindi troppo sfrontato, un po’ di megalomania in meno, che non avrebbe comunque minato l’altra gradazione di roboante spettacolo, ed un po’ di accortezza in più nella sceneggiatura avrebbero potuto dar luogo ad un lavoro ben più cospicuo e divertente (per quanto questa seconda qualità non manchi affatto).

Eccessivo.

Su Paul W.S. Anderson

Si fa prendere troppo la mano esagerando più con alcune movenze che nelle (gustose) invenzioni.
Per il resto sa dar ritmo all'avventura, ma occorreva al contempo una maggiore attenzione in alcuni passaggi davvero scapestrati.

Su Milla Jovovich

Troppo atletica e "matrixiana".
Personaggio scritto malissimo, lei da il massimo, ma purtroppo non funziona.

Su Orlando Bloom

Torna dopo qualche anno su di un vascello, ma questa volta vola.
Personaggio defilato, lui più ambiguo del solito.
Tutto sommato dignitoso.

Su Logan Lerman

Ha lo spirito, il volto e l'allegria che il ruolo necessita.
Decisamente spigliato, solo un pò penalizzato da un film che non funziona sempre bene.

Su Matthew Macfadyen

Un Athos diligente, ma tutt'altro che trascendentale.
Pienamente sufficiente.

Su Christoph Waltz

Nella parte ci sta assolutamente, peccato che sia un pò frenato da una presenza contenuta (e da un copione che non lo incalza a dovere), però i suoi sussulti li ha eccome.
Quasi discreto.

Su Mads Mikkelsen

Caratterizza con efficacia il suo villain spadaccino.
Sicuramente ruolo non complicato, ma dimostra di sapersi adeguare alle circostanze con gran facilità.

Su Ray Stevenson

Simpaticamente ingombrante, come il personaggio voleva.
Più che sufficiente. 

Su Juno Temple

Graziosa, sorridente il giusto e già navigata nel ruolo della giovane Regina.
Promettente.

Su Luke Evans

Nei panni di Aramis che riesce a tratteggiare in maniera piuttosto convincente.
Più che sufficiente.

Su James Corden

Al seguito dei tre moschettieri è chiamato ad essere goffo e simpatico.
Operazione riuscita, certo non si lavora di fino, ma può andare bene lo stesso.
Gettone meritato.

Su Gabriella Wilde

Altra ventata di freschezza giovane e femminile che ben si abbina a Juno Temple.
Molto carina.

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