Regia di Paul Anderson vedi scheda film
Non male, temevo decisamente peggio. Un'ostentata infedeltà all'opera di Dumas, tanto da divenire persino un vanto, grazie ad un tono scanzonato ed (auto)ironico che giova al tutto, anche perché un qualunque confronto con l'originale sarebbe altrimenti risultato suicida e impietoso. La verosimiglianza storica cede il passo alla fantasia tecnologica e moderna videoludica, ma è evidente che in realtà il film non si prende affatto sul serio (per fortuna!), allestendo una dilettevole parodia di alcuni cliché d'azione degli ultimi anni, con il surreale ma proprio per questo squisito e irresistibile contrasto con la Francia del XVII secolo.
Puro intrattenimento, in sostanza, in grado di trascinare e avvincere con un ritmo costante, una narrazione rapida ma efficace per il genere scelto, trama e personaggi che funzionano laddove il carisma è ovviamente derivato dal capolavoro cartaceo. Ecco, a patto di scollegare il cervello e cercare di godersi un momento di sana evasione, non ci si troverà costretti a rimpiangere la fonte, perché tutti i meriti sui contenuti sono da attribuirsi al grande romanzo di Alexandre Dumas, capace di storie eccezionali e protagonisti memorabili. La "forma" che caratterizza questo film può invece scandalizzare e lasciare interdetti, ma a me è piaciuta, per la spumeggiante e coraggiosa originalità.
Obiettivo ancor più centrato se saprà incuriosire nuovi giovani e iniziarli alla lettura del libro.
Sono conosciuti come Athos, Porthos e Aramis, tre combattenti d'elite che servono il Re di Francia come i suoi migliori moschettieri. Dopo aver scoperto una cospirazione per rovesciare il trono, i moschettieri si imbattono in un giovane aspirante eroe, D'Artagnan, e lo prendono sotto la loro ala protettiva. Insieme, i quattro affrontano una pericolosa missione per far luce sul complotto che minaccia la Corona, ma anche il futuro dell'Europa.
Vero pregio del film, le musiche di Paul Haslinger sono una gioia per le orecchie. Suggestive e coinvolgenti, è un piacere ascoltarle. Complimenti, sul serio, un voto in più soltanto per queste. Notevoli.
Di trasposizioni cinematografiche sul tema se ne sono alternate tante. Questa ha il merito di inoltrarsi in sentieri mai osati prima (probabilmente per delle valide ragioni) ed io sono riuscito ad apprezzare il tentativo. Nulla di eccezionale, ma mi ha soddisfatto.
La sua passione per i videogiochi sconfina e risulta fin comica oppure stucchevole, a seconda dei punti di vista. O si ama o si odia, perché è illusorio il ritenere di poterla guardare e riuscire nel contempo ad ignorarla.
Una Milady de Winter ai limiti del paradossale. Indomita!
Discreto il Duca di Buckingham, ma forse si poteva pretendere di più.
Tutto sommato non mi è dispiaciuto questo D'Artagnan sbarazzino. Attore più in parte rispetto ad altri ruoli.
Un Athos senza infamia e senza lode.
Il suo Cardinale Richelieu è forse il più fedele all'originale. Ottima interpretazione.
Sempre adatto a tali personaggi, dunque anche Rochefort è convincente.
Credo che Porthos possa essere considerato il migliore dei Tre Moschettieri. Buono.
Brava come Regina Anna, dal giusto carisma.
Discreto Aramis.
Planchet è tra i più divertenti.
Incantevole Constance Bonacieux.
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