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Il mio nome è Nessuno

Regia di Tonino Valerii vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Il mio nome è Nessuno

di luisasalvi
8 stelle

"Nessuno" provoca il suo eroe Jack Beauregard (di cui “nessuno è più veloce”), deciso a ritirarsi e andare a vivere in Francia, a compiere l'ultima leggendaria impresa che lo farà "entrare nella storia": battere da solo il "mucchio selvaggio". Un film sottilmente parodico, meritatamente stimato in Francia, ma sottovalutato in Italia, dove probabilmente non è stato compreso. Parodia dichiarata di Peckinpah, il cui nome è segnato su una tomba del cimitero dove Nessuno dice a Jack che deve sbaragliare il "mucchio selvaggio", cui è dedicato il film più noto di Peckinpah, qui parodiato ma a sua volta già ispirato ai film di Leone: suggerisce che il vecchio glorioso cinema americano prima di ritirarsi compie la sua ultima impresa con Peckinpah grazie agli stimoli di Leone, il "Nessuno" italiano più bravo di lui, come nel film Nessuno è più bravo, modesto e arguto di Jack, che finisce per essere solo una marionetta nelle sue mani. Poi Peckinpah muore, e sulla sua tomba Nessuno organizza la fine definitiva del mucchio selvaggio e fa entrare nella storia il West (in una morte solo apparente?), come appunto Leone con La storia del West. A un certo punto Jack dice che il mucchio è guidato da Cheienne; poi non se ne parla più, ma Cheienne in "La storia del West" era il bandito "buono", capo di una banda vestita con lo stesso spolverino del mucchio e di Nessuno, e aveva combattuto il "cattivo", interpretato dallo stesso Fonda, che tuttavia appare ancora come un uomo, rispetto al banchiere e agli affaristi nuovi che combattono con il denaro anziché con le pistole; con predicozzo finale molto simile sugli ultimi “uomini”, anche se qui Fonda fa l'eroe e finisce finto morto ma giubilato. Perché dopo essere entrato nella storia l’unico modo per uscirne è di morire, almeno ufficialmente, prima di partire in incognita per l’Europa; forse allusione a Buffalo Bill che invece vi è venuto da vivo, a sfruttare malamente la propria fama (immeschinendola) proponendosi come spettacolo da baraccone. Come peraltro fa Nessuno, ma per una scelta diversa: è il più veloce, ma non uccide nessuno, non spara agli uomini ma solo alle cose, o prende a schiaffi. Le scene comiche sono a volte forzatamente lunghe (nella camera degli specchi del lunapark o nella gara con i bicchieri di whisky), forse per sottolineare questa scelta giocosa di Nessuno, che nella storia ficca gli altri... nella scena altrettanto lunga ma di tutt’altro stile in cui Jack sgomina il mucchio selvaggio sparando alle selle in cui aveva visto caricare le cartucce di dinamite. È un film carico di significati e di allusioni per gli amanti del western che non siano rigidamente legati a quello convenzionale, che poi non è mai esistito (se non nei manuali d istoria, appunto), poiché si è sempre evoluto; ma c’è chi ha irrigidito a “classico” un certo periodo del western e non accetta deviazioni, tanto meno ironiche o parodistiche.
Morricone si cita ma è sempre nuovo e vivo, e per l'occasione cita anche la cavalcata delle Valkirie ogni volta che viene evocato il mucchio selvaggio, appunto come un leitmotiv.

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