Espandi menu
cerca
I saw the devil

Regia di Kim Ji-woon vedi scheda film

Recensioni

L'autore

alan smithee

alan smithee

Iscritto dal 6 maggio 2011 Vai al suo profilo
  • Seguaci 313
  • Post 213
  • Recensioni 6348
  • Playlist 21
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su I saw the devil

di alan smithee
8 stelle

Efferato thriller del notevole regista coreano Kim Ji-woon, visto a Torino durante il Festival dello scorso anno e tutt’ora in cerca di una anche minima distribuzione per un film che ha tutte le carte in regola per piacere ad un pubblico di appassionati del genere noir/pulp.

Ad un ispettore di polizia viene uccisa in modo violentissimo la giovane bella promessa sposa. Il dolore devastante per il giovane poliziotto lo spinge ad occuparsi ossessivamente della ricerca dell’assassino, i cui omicidi ripetuti e la ferocia su cui infierisce sulle vittime spingono a pensare si tratti di un vero e proprio serial killer. Il film, davvero impressionante e dalla presa emotiva fortissima, e’ una lunga e frenetica corsa all’inseguimento tra cacciatore e la sua furbissima preda, con inversione dei ruoli, una soluzione a meta’ film che poi viene ribaltata e una caccia che ricomincia, piu’ spietata che mai. Raramente ho assistito ad una rappresentazione della violenza cosi’ efficace e cruda, con vittime pugnalate, uccise a martellate, sangue a fiumi e un assassino cosi’ sadico e crudele nel suo malato proposito da carneficina che al confronto Hannibal Lecter pare un gentiluomo mite e delicato. Il thriller ha tra le sue carte vincenti una nuova grande interpretazione da parte dell’attore Choi Min Sik, gia’ visto negli splendidi e ugualmente truci Old boy e Lady Vendetta di Park Chan Wook).

Il poliziotto protagonista e’ interpretato invece da un pietrificato Byung-Hun Lee che ricorda per fissita’ , bellezza e gelido sguardo, la crudezza di un giovane Delon in uno dei suoi tanti polar anni ’70. Ji-woon dimostra ancora una volta una vitalita’ e una tecnica registica davvero notevoli, e se il film non raggiunge nel suo complesso la purezza ed omogeneita’ di Bittersweet life (fino ad oggi a mio avviso il suo miglior film), dimostra tuttavia uno stile incalzante e una ferocia che lo rendono una delle opere piu’ disturbanti degli ultimi anni.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati